Visit Our Sponsor

( MARSIGLIA )

IL PROGRAMMA DELLA IV CONFERENZA MINISTERIALE EUROMED

Marsiglia

Mercoledì 15 novembre
ore 18,30, Palais des Congrès (Parc Chanot):  Apertura della Conferenza
ore 20,00, Salon- Prefecture: Pranzo di lavoro dei Capi delegazione;

Giovedì 16 novembre,
ore   9,30, Palais des Congrès: riunioni di lavoro;
ore 17,45, Parc des Expositions: Conferenza stampa conclusiva.

LISTA DEI PARTECIPANTI

Per l'Unione Europea:
Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia.

Per i Paesi Terzi Mediterranei:
Algeria, Autorità Palestinese, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia.

Invitati Speciali: Libia, Mauritania

EUROMED, UN PO' DI STORIA: DA BARCELLONA A MARSIGLIA
(dalla documentazione preparatoria della Conferenza ministeriale di Marsiglia, curata dal ministero degli Esteri francese)

DALLA COOPERAZIONE ALL'ASSOCIAZIONE

La Conferenza euro-mediterranea dei ministri degli esteri, tenuta a Barcellona il 27 e 28 novembre 1995, ha costituito l'atto fondativi di questo partenariato solido e durevole. Gli Stati partecipanti, i 15 membri dell'U. E. e i 12 partners delle rive sud ed est del Mediterraneo, hanno adottato una Dichiarazione e un Programma di lavoro.

Dopo questa data, gli Stati facenti parte del partenariato si sono incontrati a più riprese:
-a Malta, nel corso della seconda Conferenza euro-mediterranea del ministri degli Esteri, il 15 e il 16 aprile 1997;
-a Palermo, per una riunione ad hoc (informale) dei ministri degli esteri, il 3 e 4 giugno 1998;
-a Stuttgart, per la terza Conferenza euro-mediterranea dei ministri degli esteri il 15 e il 15 aprile 1999;
-e infine, a Lisbona, per la seconda riunione informale dei ministri degli esteri del partenariato euro-mediterraneo, il 25 e il 26 maggio 2000. 

Il partenariato comporta, inoltre, la regolare riunione dei diversi soggetti interessati ( comitato euro-mediterraneo incaricato di seguire il partenariato, riunione di alti funzionari incaricati del dialogo politico e della sicurezza, riunione di esperti governativi sulla transizione economica, riunioni di associazioni non governative per l'ambiente, numerosi seminari su temi rilevanti dei tre canestri del partenariato).

Il ruolo del Comitato euro-mediterraneo, istituito a Barcellona, deve essere particolarmente sottolineato: composto di alti funzionari dei 27 partners, è incaricato di seguire il processo di Barcellona e dell'attuazione del suo programma di lavoro; ed è anche responsabile della preparazione delle riunioni dei ministri degli esteri...

IL PROCESSO DI BARCELLONA

La Conferenza di Barcellona ha dato un nuovo slancio alle relazioni euro-mediterranee, assegnando al partenariato l'obiettivo di fare del bacino mediterraneo una zona di dialogo, di scambi e di cooperazione che garantiscano la pace, la stabilità e la prosperità. E' questa la ragione per la quale questo partenariato globale e coerente si articola intorno a tre grandi "canestri" di cooperazione complementari (politica e di sicurezza, economica e finanziaria, sociale, culturale e umana) ed è stato dotato di un quadro istituzionale specifico.

Inoltre, il partenariato non si limita alle sole relazioni intergovernative, ma mira ugualmente ad avvicinare i popoli e le società civili delle due rive del Mediterraneo.

I tre grandi canestri del partenariato di Barcellona sono i seguenti:

Il partenariato politico e di sicurezza, il cui obiettivo è di creare uno spazio mediterraneo di pace e di stabilità, fondato segnatamente sul rispetto dei diritti dell'uomo e dei principi democratici. Un dialogo politico rinforzato e regolare si svolge fra i 27;

Il partenariato economico e finanziario il cui disegno è quello di creare un'aria di prosperità, mediante l'instaurazione progressiva di una zona di libero-scambio fra UE e la regione mediterranea, accompagnata da un aiuto finanziario dell'Unione per sostenere la transizione economica, lo sviluppo del settore privato e l'investimento nei paesi partners. La cooperazione regionale è naturalmente un elemento essenziale, così come la messa in rete dei grandi soggetti economici;

Il partenariato sociale, culturale e umano, destinato a favorire il riavvicinamento dei popoli della regione euro-mediterranea e gli scambi fra le società civili (settori dell'educazione, formazione, gioventù, media , cultura, etc) Questo canestro copre anche la cooperazione nei campi importanti dello Stato di diritto, della Giustizia e degli Affari interni.

Il processo di Barcellona prevede anche la creazione, da qui al 2010, di una zona di libero scambio che è uno dei progetti principali del partenariato e una delle clausole essenziali di tutti gli accordi di associazione. La Turchia fa parte dell'unione doganale europea dal 1996. La Tunisia e il Marocco hanno firmato gli accordi di associazione rispettivamente nel 1995 e nel 1996.

Si tratta di armonizzare gli scambi economici e commerciali fra i due insiemi regionali e di sviluppare il mercato intra-mediterraneo. Ciò implica, tuttavia, un sostegno europeo ai partners mediterranei per far fronte ai disagi provocati dall'apertura.

GLI ACCORDI DI ASSOCIAZIONE

Il negoziato per gli accordi d'associazione, avviato nel 1995, costituisce un elemento centrale del partenariato, nella prospettiva della zona euro-mediterranea di libero scambio.

Questo nuovo dato interessa nove dei dodici partners mediterranei. La Turchia, Cipro e Malta, da loro lato, avevano concluso negli anni '60 e '70 accordi di associazione che prevedevano l'attuazione di un' unione doganale con la Comunità. Anche con Israele il libero scambio industriale è effettivo dal 1989; e è stato confermato nel nuovo accordo firmato nel 1995 ed entrato in vigore quest'anno.

I nuovi accordi sono destinati a rimpiazzare gli accordi di cooperazione (il cui campo di applicazione era limitato alle disposizioni commerciali e all'assistenza finanziaria), e anche ad adattare le relazioni contrattuali euro-mediterranee all'evoluzione delle regole commerciali multilaterali in vigore dopo l'Uruguay Round (obbligo di reciprocità delle concessioni e presa in conto del settore dei servizi, in particolare).

Infine, l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht, che instaurato una politica estera e di sicurezza comune, ha fatto emergere la necessità di estendere i nuovi accordi alle questioni politiche - comprendendo segnatamente il riferimento al rispetto dei diritti dell'uomo, considerato come un "elemento essenziale" di ogni accordo.

Questi accordi si articolano sulle seguenti disposizioni:

-l'attuazione di un quadro di dialogo politico; quello che si svolge essenzialmente all'interno del quadro del Consiglio d'associazione, che si tiene almeno una volta all'anno a livello dei Ministri degli esteri;
-
un "canestro" commerciale orientato verso la prospettiva della zona di libero-scambio industriale, da instaurare al termine di un periodo transitorio di 12 anni (rinvio massimo autorizzato nel quadro dell'OMC); in materia agricola, una clausola di appuntamento prevede che le parti esamineranno la possibilità di procedere a una liberalizzazione accresciuta dei loro scambi;
-
la promozione degli investimenti: libera circolazione dei capitali relativi agli investimenti diretti nel paese partner, liquidazione e rimpatrio dei benefici, regole della libera concorrenza;
-
il rafforzamento della cooperazione in tutti i campi, nel quadro del programma MEDA.

Ad oggi, solo gli accordi firmati con la Tunisia, il Marocco e Israele sono entrati in vigore. L'OLP costituisce un caso specifico, essendo legato alla Comunità da un accordo interinale, ugualmente in vigore, ma di competenza esclusivamente comunitaria (disposizioni commerciali e misure di accompagnamento), a causa dello statuto particolare dell'entità palestinese. La procedura di ratifica è in corso con la Giordania. Infine, i negoziati sono terminati con l'Egitto e l'accordo dovrebbe essere sottoscritto prossimamente. I negoziati sono ancora in corso con il Libano, la Siria e l'Algeria.

IL PROGRAMMA MEDA

Adottato dal Consiglio dei ministri dell'UE nel luglio 1996, il programma MEDA è il principale strumento finanziario del partenariato euro-mediterraneo, destinato a finanziare tre grandi tipi di azioni:

-aiuto all'attuazione di una zona di libero scambio e azioni di sostegno alla transizione economica;
-appoggio a uno sviluppo economico e sociale durevole;
-
sostegno alla cooperazione regionale transfrontaliera.

Circa il 90% dei crediti sono allocati in forma bilaterale, il restante 10% sono destinati ai progetti di cooperazione regionale. A causa del loro livello di sviluppo, Cipro, Malta e Israele non hanno diritto all'aiuto bilaterale del MEDA.

Per il periodo 1995-1999, l'ammontare del programma MEDA è stato di 3.435 Meuros (milioni di euro), la cui totalità è stata impegnata e 890 meuros sono stati (?) (forse "spesi" n.d.r.)

A questi bisogna aggiungere 4.672 Meuros accordati dalla BEI sotto forma di prestiti...

Il programma MEDA 2

MEDA 1 ha coperto il periodo 1995-1999, la Commissione ha presentato al Consiglio la sua proposta di regolamento finanziario MEDA 2 nell'ottobre del 1999. Questo nuovo regolamento, sul cui testo è stato trovato un accordo dei Quindici l'8 ottobre scorso, coprirà il periodo 2000-2006.

Soltanto l'ammontare del volume pluriennale, non ancora determinato fra i Quindici, dovrà essere rapidamente oggetto di un accordo.

Le disposizioni previste in questo nuovo regolamento consentiranno di semplificare la gestione del MEDA e di accelerare i versamenti dei crediti. 

COOPERAZIONE FRA LE SOCIETA' CIVILI

La cooperazione fra le società civili dei due insiemi regionali si è accresciuta in questi ultimi anni, segnatamente grazie ai programmi di cooperazione decentralizzata. Questi programmi (Med Campus, Med Media.) hanno beneficiato di un aiuto dell'UE di un totale di 67 milioni di euro fra il 1992 e il 1995. Questi programmi sono stati interrotti nel 1996 e non potranno essere ripresi, sotto una forma o nell'altra, fino a quando la Commissione non disporrà degli effettivi necessari per assicurarne la gestione.

Questo canestro del partenariato euro-mediterraneo occupa un posto importante nella dichiarazione di Barcellona. Questa cooperazione permette di stabilire relazioni dirette fra rappresentanti della società civile.

D'altronde, numerosi programmi impegnati a titolo di MEDA mirano a favorire stretti legami fra società civili delle due rive del Mediterraneo. Si tratta segnatamente del programma "MEDA democrazia", per il quale sono stati impegnati 36 Meuros per progetti in materia di diritti dell'uomo e di democrazia. In generale, vari programmi, in particolare regionali, sono destinati a rinforzare questi legami tra attori della società civile, segnatamente mediante la messa in rete di operatori sociali, università, media, etc.


( torna su )

Numero 8 - ottobre 2000

( numeri precedenti )

Visit Our Sponsor

Cookie Policy