( ECONOMIA E COOPERAZIONE ) Islamizzazione anche del commercio? A Gedda la prima fiera del commercio islamico ALGERIA
LIBIA
MAROCCO
GIORDANIA LIBANO SIRIA
TUNISIA
ISLAMIZZAZIONE ANCHE DEL COMMERCIO? Dopo
le leggi islamiche, le scuole islamiche, le banche islamiche, ora anche
il "commercio islamico" che si da appuntamento a Gedda, in Arabia Saudita,
alla prima "Fiera del commercio islamico". Il processo d'islamizzazione
continua. e certo non aiuta la comprensione e lo scambio fra culture e
tradizioni diverse, anzi offre nuovi "argomenti" a quanti in Occidente
(integralisti e reazionari di tutte le risme) puntano tutte le loro carte
sulla contrapposizione religiosa fra Cristianesimo e Islam. Con tutto il rispetto per il sincero sentimento religioso
di ciascuno, questa ci sembra una via oscura, profondamente errata che,
a lungo andare, potrebbe determinare serie conseguenze nei rapporti fra
Europa e Paesi arabi, soprattutto nell'area mediterranea che vorremmo
liberata interamente da queste visioni miopi, retrograde che generano
soltanto diffidenze e conflitti interminabili. Per altro, la religione
c'entra poco o nulla in queste cose. C'entrano molto, invece,i disegni
di taluni "religiosi" ambiziosi i quali, oramai apertamente, mirano a
condizionare pesantemente i regimi e le elites al potere e/o, addirittura,
alla conquista diretta del potere politico. Certo non sarà questa "prima Fiera del commercio islamico"
(vedi l'articolo sul quotidiano marocchino "Le Matin") a capovolgere le
sorti del commercio interarabo e ad intaccare le basi del sistema di relazioni
euro-arabe, tuttavia la consideriamo un
segnale di gretta chiusura, in controtendenza rispetto ai grandi
processi di cooperazione solidale e di scambio reciprocamente vantaggioso
che vorremmo vedere affermarsi anche nel mondo arabo.Lasciando, fuori
dal Tempio, il commercio, gli affari, la politica e le brame di potere.
Per favore. A GEDDA LA PRIMA FIERA DEL COMMERCIO ISLAMICO La prima Fiera Commerciale Islamica si terrà dal 18 al 23
marzo a Gedda, sotto l'egida della Banca Islamica di sviluppo (BID). 14
paesi fra i 53 membri della BID hanno già confermato la loro partecipazione. A dispetto delle buone relazioni che legano i diversi paesi
musulmani, gli scambi commerciali restano tuttavia molto modesti. Per
i suoi organizzatori, questa prima Fiera dovrà contribuire a rinforzare
il volume degli scambi commerciali fra i paesi islamici e, a più lungo
termine, a preparare La dimensione islamica dell'avvenimento è un invito a tutti
i paesi musulmani a partecipare in massa a questa manifestazione economica. Oltre a incoraggiare gli scambi commerciali fra i paesi musulmani,
la Fiera commerciale di Gedda ha per compito principale la riattivazione
della cooperazione economica fra i paesi della BID in vista d'incentivare
l'investimento e gli scambi commerciali nel mondo islamico.i cui flussi
sono relativamente deboli. Secondo i responsabili sauditi, in giro per i vari paesi
musulmani per propagandare l'iniziativa, "questa Fiera, la prima del genere,
è stata concepita per accrescere in modo efficace il volume degli scambi
tra i paesi membri della BID". ITALIANI E GIAPPONESI INTERESSATI AL SETTORE PESCA Il settore della pesca interessa vari Paesi che contano d'investire
in questo campo. Dopo la visita degli investitori italiani, recatisi recentemente
a Skikda, ora è la volta dei giapponesi che verranno in questa wilaya
per prospettare le opportunità d'investimento. A stimolare l'interesse degli investitori stranieri sono
le notevoli e poco sfruttate riserve alieutiche di questa provincia, con
120 km di costa, fortemente interessata dal passaggio di banchi di tonno. STAMPA IN DIFFICOLTA': TIRATURA RIDOTTA PER
I GIORNALI INDEBITATI Da sabato, le società tipografiche SIA e Simpral inizieranno
ad applicare le misure decise nei confronti dei giornali indebitati. Si
tratta di 7 testate che insieme accumulano 20 miliardi (di centesimi)
di debito verso la SIA e di 19
altri debitori ( per circa 60
miliardi) verso la Simpral che, a partire da sabato, vedranno ridotta
la loro tiratura del 30%, se non sarà concordato uno scadenzario dei pagamenti. La seconda misura sarà la riduzione del 50% della tiratura
e quindi si passerà alla sospensione pura e semplice della stampa dei
giornali. ALGERI: COLLOQUIO INTERNAZIONALE SUGLI AGRUMI I
lavori del colloquio internazionale sugli agrumi sono stati aperti ieri
nelle sede dell'Istituto superiore di gestione e di pianificazione di
Algeri, alla presenza del ministro dell'agricoltura, Said Barkat. Al colloquio, della durata di tre giorni, partecipano il
Centro Internazionale di alti studi agronomici (CIHEAM), la FAO, ed esperti
di diversi Paesi mediterranei (Albania, Cipro, Egitto, Grecia, Italia,
Marocco, Turchia e Iran). Il ministro Barkat ha sottolineato come " queste giornate
di studio permetteranno all'Algeria di beneficiare delle esperienze specialistiche,
maturate nella regione mediterranea, per l'attuazione del piano nazionale
di sviluppo agricolo che accorda un'importanza particolare ed aiuti notevoli
alle colture arboricole fruttifere e in particolare all'agrumicoltura."
Il ministro ha deplorato la situazione in cui si trova l'agrumicoltura
algerina che contava 140 varietà, cadute a 10, in questi ultimi anni,
a causa dell'età avanzata degli alberi, dell'erosione, dello sfruttamento
irrazionale e delle malattie parassitarie. Barkat ha detto anche che il governo intende difendere con
tutti i mezzi il "patrimonio genetico" di cui dispone l'Algeria nel campo
dell'arboricoltura. INTERNET,
AFFARI ON LINE ANCHE NEL MONDO ARABO E-tabadol è la prima piattaforma Internet di commercio e
di opportunità per gli attori economici dei paesi del mondo arabo. L'obiettivo di questo sito è di accelerare la messa in opera
e lo sviluppo degli scambi commerciali fra gli imprenditori del mondo
arabo e quelli dei paesi occidentali. I responsabili di questo sito vogliono
farsi conoscere in Algeria.La forza di e-tabadol sta nella sua conoscenza
delle realtà economiche del mondo arabo, confortata dai suoi impianti
locali e dalle sue filiali. Secondo questo portale, il mondo arabo rappresenta il 4%
del commercio mondiale. L'U.E. è il primo partner economico. Il sito mira
su una crescita esponenziale di Internet professionale nei paesi del mondo
arabo. Oggi vi sono 2 milioni di utilizzatori Internet in forte crescita,
poiché nel 2002 saranno 12 milioni. SI RAFFORZA LA COOPERAZIONE FRA LONDRA E TRIPOLI Una
delegazione di uomini di affari britannici, rappresentanti una ventina
di compagnie inglesi, è arrivata, sabato sera, a Tripoli per una visita
di cinque giorni in Libia. La delegazione avrà incontri con i responsabili libici dei
settori pubblico e privato sulle prospettive di consolidamento della cooperazione
economica e degli scambi commerciali fra Tripoli e Londra. Così, la British Airwais e la Libyan Arab Airlines hanno
ripreso i loro voli verso le due capitali; un'importante fiera commerciale
britannica è stata organizzata in Libia nel maggio scorso. La Gran Bretagna che, prima della rottura delle relazioni
fra i due paesi, era il secondo partner economico europeo della Libia,
dopo l'Italia, non ha atteso molto per riconquistare il suo posto sul
mercato libico.
Durante la sua visita in Arabia Saudita, il capo di Stato
libico, colonnello Muammar Gheddafi, ha messo in guardia il mondo arabo
dalla grave minaccia rappresentata dalla crisi
che potrebbe essere provocata dalla mancanza d'acqua, sottolineando
che il modo migliore per gli arabi di scongiurarla sarebbe quello d'integrare
lo spazio africano che dispone di grandi riserve idriche. Gheddafi ha detto, nel corso di una conferenza stampa a Riyad,
che l'ambiente arabo è troppo povero, caratterizzato dal grande Sahara
desertico e dopo l'esaurimento del petrolio non avrà futuro. In questa regione"le riserve idriche, che non sono rinnovabili,
diminuiscono quotidianamente di fronte alla forte crescita demografica"-
ha avvertito. Senza un'integrazione con l'Africa, gli arabi non avranno
futuro- ha detto il capo della rivoluzione libica che ha indicato a titolo
di esempio alcuni Paesi quali
Libia, Giordania, Arabia Saudita e lo stesso Egitto che si trovano sull'orlo
di una catastrofe ecologica dovuta alla mancanza acuta dell'acqua. Per ogni individuo sono disponibili 100 metri cubi in Giordania,
250 in Arabia Saudita contro 7000 m3 nel mondo. I soli due paesi arabi
che dispongono di 3.000 m3 per individuo, la Siria e l'Iraq, sono ugualmente
minacciati dalla costruzione delle dighe in Turchia, la fonte delle loro
acque. Gheddafi ha avvertito i suoi ospiti che il mondo arabo va
dritto verso la catastrofe se non pensa seriamente ad aderire allo spazio
africano per fronteggiare le sfide della globalizzazione. "Dopo l'esaurimento del petrolio, cosa diventeranno i grandi
edifici che abbiamo costruito?" - si è chiesto. La salvezza risiede nell'adesione
degli arabi all'Unione Africana per formare,con gli Stati africani che
dispongono di grandi riserve rinnovabili in acqua, un grande spazio socio-economico. Un tale spazio sarà in grado di trattare con gli altri già
formatisi o in fase di costruzione conformemente alle esigenze della globalizzazione. XENOFOBIA IN
LIBIA ? ESPULSI 1400 EMIGRATI DAL MALI Più di 1400 cittadini del Malì, rimpatriati dalla Libia,
sono arrivati a Bamako a bordo di aerei delle compagnie aree libica e
del Dubai, approntati dalle autorità libiche. Originari da varie regioni del Malì, questi rimpatriati vittime
della xenofobia avevano in gran parte lasciato il loro Paese da più di
10 anni per fare fortuna in Libia, nel commercio o in altri settori come
quello delle costruzioni. Secondo alcune testimonianze, molti di loro sono stati spogliati
dei loro beni, altri uccisi o dispersi nel corso dei recenti incidenti
che hanno opposto le popolazioni autoctone agli immigrati, cittadini di
paesi africani fra cui il Ghana, la Nigeria, il Ciad, il Niger, etc. Il delegato generale dei cittadini del Malì all'estero, Moussa
Coulibaly, ha detto che "questo rimpatrio era volontario e che non è a
conoscenza di alcun caso di morte durante gli incidenti". "Quelli che sono rientrati al paese sono in maggioranza giovani
che non conoscono gli ingranaggi della vita nel paese che li ospita e
si sono presto ritrovati al centro delle ostilità." La colonia del Malì in Libia è stimata in circa 30.000 immigrati. LA FIAT CONTINUERA' AD INVESTIRE IN MAROCCO La
società italiana FIAT proseguirà i suoi investimenti nella Vettura economica
in Marocco- ha detto il nuovo presidente-direttore generale di "Fiat auto
Marocco", Franco Ciranni. Smentendo alcune voci circa un' eventuale chiusura della
sua impresa in Marocco, Ciranni ha qualificato fondamentale la continuità
della convenzione firmata con il governo marocchino. "L'investimento effettuato fino ad oggi ha raggiunto 100
milioni di dollari nel quadro del Progetto della Vettura economica- ha
aggiunto Ciranni- L'aumento del 30% delle vendite è un altro degli obiettivi
perseguiti: 11.000 vetture FIAT saranno commercializzate entro la fine
dell'anno e circa 15.000 unità dovranno trovare acquirenti l'anno prossimo". NUOVA SEDE SUZUKI-MAROC Suzuki Maroc sta per realizzare una tappa importante del
suo progetto di sviluppo. Per concentrare le sue attività in uno stesso
complesso, la società giapponese ha investito 50 milioni di DH per costruire
la sua nuova sede. Questa realizzazione garantirà occupazione a 100 persone. Il nuovo stabilimento, che sarà operativo nel maggio del
2001, ospiterà la sede amministrativa e commerciale, le sale di esposizione
dei modelli in vendita e un centro di assistenza tecnica. COOPERAZIONE TRA MAROCCO E BURKINA FASO Il Marocco e il Burkina Faso hanno firmato, mercoledì, un
protocollo di accordo di cooperazione bilaterale nel campo energetico
e minerario. L'accordo è stato sottoscritto a Rabat da Mustapha Mansouri,
ministro marocchino dell'industria, e da Elie Justin Ouedraogo, ministro
omologo del Burkina Faso. L'accordo incoraggia anche gli scambi d'informazione e di
esperienze nei settori dell'energia e delle miniere al fine di "dinamizzare
la cooperazione sud-sud". Un simposio sulla promozione degli investimenti minerari
nei Paesi africani avrà luogo dal 4 al 6 dicembre prossimo a Ouagadougou. CRESCE IL TASSO DI POVERTA' IN MAROCCO Secondo le statistiche fornite dal ministero marocchino incaricato
della previsione economica e del piano, durante i nove ultimi anni, la
povertà ha guadagnato terreno in Marocco raggiungendo il 19% della popolazione
nel 1998-99, contro il 13% nel 1990-91. Abdelhamid Aouad, ministro della previsione economica, ha
detto che il 72,2% dei poveri si trovano nel mondo rurale. il tasso di
povertà varia secondo il tipo di famiglia e il livello d'istruzione del
suo capo. La povertà colpisce il 30,9% delle famiglie composte da più
di 9 persone contro 1,8% di quelle con meno di 3 persone. Il ministro ha fatto rilevare anche che l'analfabetismo colpisce
il 67% della popolazione rurale, mentre il 62% dei marocchini mancano
d'acqua potabile e il 68% di elettricità. Il piano 2000-2004 ha destinato 100 milioni di dollari alla
lotta contro la povertà in Marocco. INTERVENTI CONTRO LA SICCITA' Il governo marocchino ha stanziato 304,4 milioni di dollari
per il finanziamento d'interventi nel quadro del programma di lotta contro
gli effetti della siccità. Questi interventi interessano prevalentemente la salvaguardia
delle scorte vive, l'approvvigionamento in acqua potabile, la sistemazione
delle piste rurali, la piccola e media idraulica, l'approvvigionamento
in cereali, la dilazione del debito degli agricoltori e la protezione
delle foreste. IN CALO L'ESPORTAZIONE DEI FOSFATI Secondo l'Ufficio Cambi, le esportazioni marocchine di fosfati
e derivati hanno totalizzato, nel corso dei primi otto mesi dell'anno
in corso, circa 8,43 miliardi di DH contro 8,83 miliardi della fine di
agosto dell'anno precedente, ossia un calo del 4,4%. Le vendite del gruppo OCP sono state colpite dalla regressione
delle spedizioni di fosfati e di acido fosforico, rispettivamente del
7,3% e del 13,2%. Le esportazioni di concimi naturali e chimici hanno registrato
invece un incremento del 18,9%, spiega l'Ufficio che ha reso pubbliche
le cifre provvisorie del commercio estero relative al periodo gennaio-agosto
2000. LANCIO DI UN FONDO D'INVESTIMENTO DI
30 MILIONI DI $ Il gruppo francese "SIPAREX", ha annunciato il lancio di
un fondo di capitale-investimenti marocchino di 30 milioni di dollari,
gestito congiuntamente dal gruppo BMCE (marocchino) e SIGEFI-SIPAREX (ingegneria
e finanza). Denominato "Capital- Morocco LP", questo fondo, la cui prima
chiusura di sottoscrizione si è fermata a 20 milioni di $, dovrebbe arrivare
a 30 milioni agli inizi del 2001. Capital Morocco LP ha per vocazione l'investimento nelle
imprese di taglia media, con un fatturato da 3 a 4 milioni di $ e che
presentano buone prospettive di crescita. Il Gruppo ha esteso recentemente le sue attività ai Paesi
dell'Europa dell'est e del Maghreb, sulla base di cogestioni dei fondi
in Marocco e in Tunisia. IL MAROCCO SCELTO PER RISTRUTTURARE UN
AEROPORTO LIBICO Il Marocco ha acquisito un contratto di 56 milioni di dollari
per rinnovare ed attrezzare l'aeroporto libico della Syrte. L'ufficio
nazionale marocchino degli aeroporti (ONDA), che si è aggiudicato questo
contratto davanti a concorrenti finlandesi e olandesi, dovrà realizzare
un'aerostazione, una torre di controllo e degli impianti aeronautici e
di sicurezza. La prima fase del progetto sarà completata entro febbraio
2001; il contratto prevede anche la formazione di tecnici libici a Casablanca. ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO TRA USA E GIORDANIA Gli Stati Uniti e la Giordania hanno firmato, martedì sera
alla Casa Bianca, un accordo bilaterale di libero scambio che, per la
prima volta, contiene disposizioni per la protezione dei diritti dei lavoratori
e dell'ambiente e anche sul commercio elettronico. Il presidente Bill Clinton e il sovrano giordano Abdallah
II hanno assistito alla firma di questo accordo. L'accordo, il primo stipulato da Washington con un paese
arabo, eliminerà progressivamente, nei prossimi anni, tutte le barriere
doganali sugli scambi commerciali fra i due paesi nei campi industriale,
agricolo e dei servizi. Fino ad oggi, soltanto tre paesi avevano firmato con Washington
accordi simili: il Canada, il Messico (nel quadro dell'Alena) e Israele. Nel 1999, le esportazioni giordane verso gli USA hanno realizzato
un valore di circa 13 milioni di dollari, mentre le importazioni dagli
USA si sono attestate intorno a 360 milioni di dollari. La Giordania è il 4° beneficiario nel mondo dell'aiuto americano,
che negli ultimi anni ha raggiunto la cifra di 1 miliardo di dollari per
assistenza militare ed economica. COOPERAZIONE ECONOMICA FRA GIORDANIA
ED EGITTO L' 8° sessione del Comitato misto degli imprenditori giordani
e egiziani si è concluso domenica a Sharm Sheikh con un accordo per sviluppare
investimenti congiunti e scambi d'informazioni sulle opportunità d'investimento
nei due paesi. Vi hanno partecipato 65 personalità operanti in vari settori
economici, in particolare nel settore turistico e delle antichità. Fra
gli obiettivi quello d'incrementare gli investimenti congiunti nella zona
di libero scambio di Aqaba, anche alla luce dell'accordo di libero scambio
firmato, la settimana scorsa, fra Giordania e USA. I membri del Comitato hanno sottolineato la necessita di
proseguire il lavoro in cooperazione con la Lega Araba e con l'Unione
degli imprenditori arabi per l'emanazione della" Arab Businessman Card"
per facilitare i movimenti degli uomini di affari arabi nel mondo arabo. Le due parti hanno espresso il desiderio d'incrementare l'attuale
modesto volume del commercio bilaterale e di domandare ai rispettivi governi
uno sforzo per la liberalizzazione degli scambi commerciali, per giungere,
nel breve periodo, ad un accordo "Free Trade". LIBANO
IL LIBANO VUOLE INTENSIFICARE I SUOI SCAMBI CON LA BULGARIA Nel corso di una riunione con l'ambasciatore della Bulgaria,
Nicolas Andrive, il presidente dell'Associazione degli industriali libanesi,
Jacques Sarraf, ha rilevato l'importanza delle relazioni economiche fra
i due Paesi e la necessita di svilupparle. I due uomini hanno deciso di scambiarsi i dati relativi al
settore industriale al fine d'incoraggiare l'incremento degli scambi commerciali
e i progetti comuni d'investimento. DAMASCO: PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUGLI INVESTIMENTI Il presidente siriano Bachar al Assad inaugurerà, il 9 novembre,
la conferenza internazionale sugli investimenti. All'incontro, organizzato da "Economy and Business Group"
parteciperanno rappresentanti di 11 paesi arabi e di numerose organizzazioni
internazionali. Complessivamente saranno presenti a Damasco 400 esperti
finanziari. All'ordine del giorno delle discussioni: l'economia siriana
e le condizioni d'investimento, il ruolo degli investimenti stranieri,
garanzie offerte agli investimenti e alle esportazioni, prospettive della
riforma bancaria in Siria, prospettive d'investimento nelle industrie
manifatturiere, etc. UNA BANCA SPECIALE PER GLI INVESTIMENTI Con un comunicato della Presidenza della Repubblica siriana
è stato annunciata l'emanazione di un decreto presidenziale per la creazione
di una banca speciale destinata a favorire gli investimenti in Siria,
il cui scopo sarà di assorbire il nuovo afflusso di capitali provenienti
dai fondi d'investimento e di assicurare i bisogni bancari degli investitori. La banca, che avrà sede a Damasco, sarà indipendente dal
punto di vista finanziario ed amministrativo e sarà collegata al ministero
dell'Economia e del Commercio estero. Il governo, formato nel marzo scorso dal Primo ministro Miro,
si è posto l'obiettivo di ristrutturare l'economia e di attirare gli investimenti
produttivi locali e stranieri, per rilanciare la crescita. Le banche straniere sono state autorizzate ad operare nelle
zone franche, una decisione che segna una volontà di apertura nel settore
bancario nazionalizzato nel 1963, dopo l'arrivo del partito Baas al potere. NUOVO CLIMA PER GLI INVESTIMENTI IN SIRIA Un rapporto preparato dalla federazione delle agenzie arabe
d'informazione FANA sostiene che le nuove leggi che la Siria va adottando
gradualmente nell'ambito della riforma economica avviata nel Paese, sono
in grado di attirare i fondi e il risparmio nazionali ed esteri, si fa
notare che Damasco conosce, dopo molto tempo, un'intensa attività di uomini
di affare di varia nazionalità, arabi e stranieri, desiderosi di stabilire
in Siria le sedi delle loro holdings d'investimento... Il rapporto cita fra le nuove leggi più importanti il decreto
n. 7 dell'anno 2000 che modifica la legge d'investimento n. 10 del 1991,
e accorda agli investitori nuove facilitazioni e anche garanzie sul piano
dell'immunità dei progetti d'investimento contro la nazionalizzazione
e l'esproprio e il diritto di acquisire in proprietà i terreni e d'introdurre
e di esportare liberamente i fondi. Il principale incentivo concesso con questo decreto è l'introduzione
di due anni supplementari di esenzione dalle imposte per i progetti d'investimento
che assicurano l'esportazione del 50% dei loro prodotti. Attualmente la
legge sugli investimenti concede 5 anni di esenzione. ZONA DI LIBERO SCAMBIO AL CONFINE FRA
SIRIA E IRAQ Il continuo miglioramento delle relazioni economiche e commerciali
della Siria con l'Iraq ha portato all'annuncio della comune volontà di
creare una zona di libero scambio al confine fra Iraq e Siria. La nuova
"zona" sarà localizzata sulla strada principale di collegamento fra Bagdad
e Deir el Zor, che giunge a Tartous sulla costa mediterranea. La zona di libero scambio dovrebbe favorire l'incremento
del commercio fra i due paesi che, nell'ultimo anno, ha fatto registrare
un valore di 400 milioni di dollari. AD ALENIA-MARCONI UN CONTRATTO PER TRE
SISTEMI RADAR La Siria ha commissionato tre sistemi di radar civili alla
società anglo-italiana Alenia-Marconi Systems, per un valore globale di
29 milioni di dollari. I radars equipaggeranno gli aeroporti internazionali
di Damasco, Aleppo, nel nord del paese, e di Lattakia sul litorale di
nord-ovest. La loro installazione deve essere completata entro 18 mesi. BUON ANDAMENTO DELLA CONGIUNTURA TURISTICA Gli
indicatori relativi all'attività turistica in Tunisia lasciano prevedere
nuovi records per l'anno 2000. Le entrate in valuta, al 10 settembre 2000,
hanno fatto registrare una crescita del 6,9% in rapporto allo stesso periodo
del 1999: 1.387 milioni di DH contro 1.290 DH. Gli arrivi di turisti per i primi 8 mesi del 2000 sono stati
3,420 milioni contro 3,320 del 1999, ossia una crescita del 3,4%. Quanto alle notti, sono passate da 25 milioni del 99 a 25,5
milioni, ovvero una crescita del 2%. Il mercato francese è al 1° posto (+ 14%), seguito da quelli
inglese (13%) e italiano (12%). PARTENARIATO
YOMO-STIL NEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO La STIL ha concluso un accordo di partenariato con YOMO,
un importante gruppo italiano. Questo accordo prevede la partecipazione
(in due tappe) dell'industriale italiano nel capitale della STIL fino
ed oltre il 51% L'obiettivo è di creare una nuova centrale del latte a Utique
con una diversificazione dei prodotti mediante le nuove tecnologie. SVILUPPO DELLA
FLOTTA "NOUVELAIR" Nouvelair, infatti, ha commissionato 3 nuovi airbus A320.la
strategia di sviluppo della compagnia mira a disporre entro il 2003 di
5 aerei Airbus A320. COOPERAZIONE FINANZIARIA TUNISO-IRANIANA L'International Maghreb Merchant Bank (IMB) è stata impegnata,
negli ultimi tempi, per ridinamizzare le relazioni di partenariato economico
fra la Tunisia e l'Iran; a questo titolo, m. Kacem Bousnina, P-DG di IMB,
ha incontrato Mahmmoud Mahmoudi, ambasciatore d'Iran in Tunisia. L'incontro ha avuto per obiettivo la possibilità di concludere
un accordo di partenariato tra le due parti che consentirà agli operatori
economici iraniani di inserirsi nel mercato europeo, attraverso la Tunisia,
e agli operatori tunisini d'introdursi nel mercato asiatico a partire
dall'Iran. AZIENDE IN CRISI E CADUTA DELL'OCCUPAZIONE Sempre più aumenta
il numero delle aziende in difficoltà: sono passate da 85 nel corso del
primo trimestre del 1999 a 104 nel corso dello stesso periodo dell'anno
2000. Questa tendenza all'aumento si conferma soprattutto nel settore
tessile-abbigliamento (33 imprese contro 46). Riguardo gli effettivi raggiunti dalle diverse forme di messa
in disoccupazione, l'analisi settoriale segnala l'importanza del settore
tessile-abbigliamento che rappresenta circa il 70% dell'insieme. L'analisi delle perdite dei posti di lavoro mostra che il
70% degli effettivi sono stati messi in disoccupazione tecnica e che il
licenziamento riguarda soltanto il 21,8% dell'insieme dei lavoratori colpiti.
Questa proporzione è in leggero aumento (+1%). TELECOM: SOCIETA' MISTA TUNISO-MAURITANA La società mista mauritano- tunisina di telecomunicazioni
"MATTEL" è stata inaugurata nel corso di una cerimonia svoltasi a Nouakchott,
alla presenza del ministro tunisino delle comunicazioni, Ahmed Friaa,
e del suo omologo mauritano, Addad Abdeljelil. MATTEL è stata creata dopo che l'Ufficio tunisino delle telecomunicazioni
"Tunisie-Telecom" ha acquisito la gara internazionale lanciata dalla Mauritania
per la realizzazione di una rete telefonica mobile numerica (GSM), nel
quadro della liberalizzazione del settore TC di questo paese maghrebino. Tunisie-Telecom si è attribuita la gara davanti a diverse
imprese di fama internazionale. Alla realizzazione della rete hanno preso parte una squadra di 34 ingegneri e tecnici di Tunisie Telecom di SOTETEL e 6 esperti nel campo delle telecomunicazioni satellitari. |
Numero 8 - ottobre 2000
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