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        SIRIA-ITALIA: 
          cooperazione agricola 
          
          (in agenzia "Sana" del 16/2/2000) 
          Siria e Italia hanno firmato il 15 febbraio a Roma un accordo di cooperazione 
          nel campo delle ricerche agricole e della formazione. 
          L'accordo, intervenuto a conclusione della seconda riunione siro-italiana 
          per la cooperazione agricola, prevede l'impulso delle ricerche comuni 
          nel campo dello sviluppo della produzione agricola, il trattamento e 
          la conservazione dei prodotti e anche la cooperazione al livello del 
          trasferimento di tecniche mediante le reti del lavoro internazionale 
          e gli istituti dei paesi della U.E. 
          L'accordo sancisce anche la cooperazione fra le due parti nel campo 
          della formazione dei tecnici siriani diplomati in tecnologia agricola 
          e la concessione da parte dell'Italia di borse di studio ai ricercatori 
          e ai tecnici siriani per istruirli sui programmi agricoli dell'U.E. 
          ed elaborare i progetti necessari in Siria mediante un finanziamento 
          europeo. 
          Le due Parti si sono accordate per cooperare nel campo della protezione 
          dei sistemi di produzione ecologica, economica e dei nuovi metodi d'irrigazione 
          e di razionalizzazione dell'uso delle acque nelle regioni aride e semi-aride. 
          
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        SIRIA-GIORDANIA: 
          una zona di libero scambio 
          (in agenzia "Sana" del 1/2/2000) 
          La zona di libero scambio siro-giordana sarà inaugurata all'inizio del 
          prossimo mese, ha dichiarato Hasan M. al-Kheirat, direttore generale 
          della zona, aggiungendo che le due parti hanno assunto tutte le misure 
          necessarie per facilitare lo scambio commerciale e industriale fra i 
          due paesi. 
          Il DG ha messo, altresì, l'accento sull'importanza di questa zona e 
          sulla sua eccezionale collocazione geografica che contribuirà 
          alla crescita degli investimenti fra i due paesi.
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        LA 
          TUNISIA AL 3° POSTO PER GLI IDE NEL MONDO ARABO 
          (in "Realites" del 20/2/2000) 
          Secondo l'ultimo rapporto del CNUCED, la Tunisia figura al terzo posto 
          della lista dei paesi arabi ricettori d'investimenti diretti esteri 
          (IDE), con una cifra di 4,61 milioni di dollari. In questa lista, la 
          Tunisia precede il Marocco, quarto con 3,8 mln $. I primi due posti 
          sono occupati dall'Arabia Saudita (40,4 mln $) e dall'Egitto (15,5 mln 
          $). 
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L'INDUSTRIA 
          TURISTICA TUNISINA E IL MERCATO EUROPEO 
          
          (in" Nouvelles de Tunisie" del 7/2/2000) 
          Il turismo tunisino ha registrato nel 1999 risultati eccezionali. Risultati 
          record si sono ottenuti nel campo degli arrivi turistici (5 milioni 
          di turisti), del numero di notti (35 milioni) così come al livello delle 
          entrate turistiche che hanno raggiunto la cifra di 1.950 milioni di 
          dinari, ossia un' evoluzione del 14% in rapporto al 1998. 
          Questi risultati sono stati raggiunti grazie allo sviluppo della capacità 
          alberghiera stimata attualmente in 185 mila letti, ripartiti fra 700 
          unità alberghiere classificate da 1 a 5 stelle; questo ha permesso di 
          innalzare il numero delle notti del 14,04% nel 1999, per giungere a 
          35.323.492 notti, ossia un tasso di occupazione del 56,1% che supera 
          la media mediterranea, stimata al 52%. 
          Il mercato europeo resta il principale mercato della Tunisia, rappresentando 
          il 58% degli arrivi. Il numero di turisti europei è stato di 3.460.857, 
          ossia un incremento del 14,9%. 
          I tedeschi occupano il primo posto con 1.036.262 turisti (+ 17,2%) seguono 
          i francesi con 893.664 visitatori (+ 26%), gli italiani con 354.616 
          (+ 8%) e gli inglesi con 261.877 turisti. 
          Per quanto riguarda i paesi del Maghreb, il 1999 ha fatto registrare 
          un'affluenza di 1.262.688 turisti, ossia un calo del 19,6% rispetto 
          al 1998. Anche la regione del Medio Oriente, con 32.338 arrivi, ha fatto 
          registrare un calo del 28,9%. 
          Il turismo interno, con poco meno di 2 milioni di notti, può divenire 
          un settore di grande prospettiva. La crescita importante del turismo 
          interno consente di collocare il mercato locale al 4° posto, dopo i 
          mercati tedesco, francese e italiano. 
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        CONFERENZA 
          SULLE ACQUE: IL CONTENZIOSO PER L'EUFRATE E L'ORONTE 
          (in agenzia "Sana" del 24/2/2000) 
          L'ottava Conferenza internazionale sulla sicurezza delle acque arabe 
          (svoltasi al Cairo dal 22 al 24 febbraio n.d.r.) ha affermato il diritto 
          legittimo della Siria a recuperare il suo Golan fino alle linee del 
          4 giugno 1967 e ad amministrare le sue risorse idriche.
          La Conferenza ha respinto categoricamente l'uso delle acque come una 
          carta di pressione contro gli arabi e la sua trasformazione in una fonte 
          di tensione in Medio Oriente, sottolineando la necessità di rispettare 
          le leggi e le convenzioni internazionali in materia. 
          La Conferenza ritiene necessario considerare l'Eufrate e l'Oronte come 
          due fiumi internazionali, ai quali si applicano le disposizioni del 
          Diritto internazionale concernenti il Fiume internazionale, secondo 
          cui nessuno dei paesi che condividono le rive di un fiume possono assumere 
          delle misure senza avere ottenuto preventivamente l'accordo degli altri 
          paesi interessati. 
          La Conferenza ha rigettato il principio della sovranità assoluta di 
          uno Stato sulle acque di un fiume delle quali beneficia un altro Stato. 
          
          La conferenza ha raccomandato la costituzione di una commissione tecnica 
          e giuridica, per intraprendere la mediazione fra Siria, Iraq e Turchia 
          e per avvicinare le posizioni relative alle acque dell'Eufrate e dell'Oronte. 
          
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        IL 
          PRIMO MINISTRO LIBICO A TUNISI 
          (in "L'economiste" del 20/2/2000) 
          Mohamed A. al Mangouche, Primo ministro libico, si è recato a Tunisi 
          per una visita di due giorni. In questa occasione, è stato fatto il 
          punto sui dossiers della cooperazione economica e sugli scambi commerciali 
          bilaterali. Le due parti hanno anche affrontato le questioni politiche 
          e regionali d'interesse reciproco, con particolare riferimento all'UMA. 
          
        ( 
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        "NAUTILUS": 
          UNA MAXI RETE SOTTO IL MEDITERRANEO 
          
          (in "La Repubblica" del 12/2/2000) 
          Entro un mese sarà operativo il progetto Nautilus per la realizzazione 
          di un anello sottomarino in fibra ottica per l'area mediterranea. Si 
          tratta di uno dei programmi più importanti per la connettività ad alta 
          capacità che vede protagonista Telecom Italia che alla fine di gennaio 
          ha siglato l'accordo per assumere il controllo della società Med-1. 
          
          Il progetto Nautilus prevede la realizzazione di una rete di circa 7 
          mila km tra Italia, Israele, Grecia, Turchia, Egitto e Cipro. La società 
          offrirà a operatori telefonici, service provider e produttori di contenuti 
          e servizi per la rete connettività internazionale per Internet, voce, 
          dati e immagini ad una capacità di 1,28 terabic/sec, atta a trasportare 
          oltre 1000 miliardi di bit di traffico Internet per secondo oppure 15 
          milioni di conversazioni telefoniche contemporaneamente. 
          Il mercato cui si rivolge questa nuova iniziativa ha grandi potenzialità 
          di sviluppo: secondo le stime più accreditate la domanda proveniente 
          da Israele, Egitto, Turchia e Grecia supererà i 2 miliardi di dollari 
          nel 2006. 
        ( 
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        PESCA: 
          COOPERAZIONE FRA ALGERIA E TUNISIA 
          (in "Le jeune indipendent" del 24/2/2000) 
          La cooperazione algero-tunisina in materia di pesca e di risorse alieutiche 
          è stata al centro dell'incontro fra il ministro algerino della pesca, 
          Omar Ghoul, e l'ambasciatore di Tunisi ad Algeri, Mohamad Fadel Khalil. 
          Fra le varie questioni esaminate, si è parlato dell'eventuale creazione 
          di un' impresa mista algero-tunisina nel quadro del partenariato e del 
          possibile impiego di un battello tunisino per la prospezione delle risorse 
          alieutiche in Algeria.
          Le due parti si sono intese per avviare rapidamente la riflessione per 
          la costituzione di una commissione tecnica... 
        ( 
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        ALGERI: 
          1° SALONE AUDIOVISIVI PROFESSIONALI 
          (in "Jeune Indipendent" del 24/2/200) 
          Nel corso del 1° Salone audiovisivo per professionisti, organizzato 
          da Studiotech Audiovisual Maghreb (SAM) presso l'hotel Sheraton di Algeri, 
          varie imprese, soprattutto straniere, hanno presentato le loro attrezzature 
          e la loro gamma di prodotti tecnologici, fra queste la EVS Broadcast 
          Equipment (Belgio), Leitch, JVC professional e Canon. 
          M. Belhadj, DG del SAM, ha detto che l'obiettivo del Salone è quello 
          di mostrare al pubblico che noi esistiamo in Algeria e che siamo impegnati 
          ad organizzare il 2° Salone ... 
          M. Caeymaex, responsabile vendite della EVS per il mercato algerino, 
          ha dichiarato: "noi siamo dei partners venuti per una presa di contatto 
          con i potenziali clienti algerini...a medio termine, da sei mesi ad 
          un anno, il mercato algerino potrà equipaggiarsi di nuove tecnologie 
          e modernizzare così il suo settore audiovisivo a tutti i livelli". 
        ( 
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        GLI 
          ITALIANI INTERESSATI ALLA PRIVATIZZAZIONE DELLE IMPRESE ALGERINE 
          
          (Baya Gacemi in "www.algerie-interface.com) 
          Il partenariato algero-italiano potrebbe marciare più spedito del previsto, 
          a credere alle dichiarazioni dei responsabili politici dei due paesi, 
          rilasciate a margine del loro incontro sulle privatizzazioni, svoltosi 
          a metà febbraio ad Algeri. 
          "Bisogna uscire da qui con una iniziativa concreta da presentare nella 
          riunione della commissione mista algero-italiana che avrà luogo il 22 
          marzo prossimo" - ha affermato Enrico Letta, ministro italiano dell'Industria 
          e del Commercio. Questa iniziativa sarà, secondo lui, "una grande opportunità 
          di partenariato euro-mediterraneo da far valere già dal prossimo vertice 
          euro-mediterraneo di giugno prossimo a Cipro." 
          Dopo la visita del patronato francese e in previsione di quella degli 
          uomini d'affari tedeschi prevista per il 26 e 27 febbraio, gli italiani 
          sono arrivati in forze con una rappresentanza governativa di alto livello, 
          comprendente il direttore delle relazioni esterne della SACE e i responsabili 
          di grandi imprese come ENI, Telecom Italia, Medio Credito ecc. Le 80 
          imprese italiane hanno espresso l'intenzione di non ripartire a mani 
          vuote. 
          I responsabili algerini sono interessati all'esperienza italiana in 
          materia di privatizzazione. Una cooperazione è prevista, segnatamente 
          nel settore dell'energia ... 
          Le imprese italiane presto saranno invitate ad acquisire partecipazioni 
          in imprese algerine operanti nei diversi settori: tessile, ceramica, 
          cuoio, marmo, cemento, siderurgia e telecomunicazioni. 
          Telecom Italia ha mostrato interesse per la seconda rete GSM al cui 
          sfruttamento sono interessati gruppi come Vivendi e Telefonica. Telecom 
          Italia, in previsione dell'apertura del mercato algerino, ha annunciato 
          un progetto di connessione dell'Algeria alla sua rete Nautilus, un cavo 
          telefonico sottomarino ad alta portata. 
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        VISITA 
          A ROMA DEL MINISTRO DEGLI ESTERI ALGERINO
           (in "El Moudjahid" del 24/2/2000) 
          La visita di lavoro che effettuerà Youcef Yousfi a Roma, dove incontrerà 
          il Presidente italiano Ciampi, membri del governo e del patronato, permetterà 
          di fare il punto sullo stato delle cooperazione bilaterale, che ha conosciuto 
          un impulso specie dopo la visita di Stato effettuata in Italia dal Presidente 
          Bouteflika nel novembre scorso, e di dare una nuova spinta alle relazioni 
          bilaterali. 
          L'Italia resta un partner strategico per l'Algeria. In materia di commercio 
          estero, si è già classificata come primo cliente nel 1999 con un valore 
          globale di 2,522 miliardi di dollari (22,5% delle esportazioni algerine) 
          e terzo fornitore, dopo la Francia e gli USA, con un valore di 784 milioni 
          di dollari (8,69% delle importazioni algerine). 
          La riunione, nel prossimo marzo a Roma, della commissione economica 
          mista, l'intensificazione degli scambi di missioni economiche e la presenza 
          in Algeria di 22 imprese miste italo-algerine e italiane e di 30 uffici 
          di collegamento, la partecipazione di 42 imprese italiane alla 32° edizione 
          della FIA, la ripresa dei voli Alitalia e il rilancio del progetto Fatia 
          (costruzione di automobili) sono segnali forti di questa cooperazione. 
          
          Il capo della diplomazia algerina ha ricordato che Italia e Algeria 
          hanno sempre intrattenuto relazioni di qualità che non hanno subito 
          difficoltà congiunturali...l'Algeria partecipa alla sicurezza energetica 
          dell'Italia mediante la fornitura di gas, un fattore che favorisce la 
          costruzione di un partenariato strategico fra i due Paesi..." 
        ( 
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        "ATENTO", 
          INAUGURA CALL CENTER A CASABLANCA 
          
          (in "Le Matin" del 25/2/2000) 
          Atento, un'impresa del Gruppo Telefonica, una delle più importanti società 
          di telemarketing del mondo, ha inaugurato ieri i suoi uffici e il suo 
          primo call center a Casablanca. 
          Atento Maroc dispone della piattaforma di telemarketing più avanzata 
          del Marocco, con più di 600 posizioni e 1200 occupati previsti per l'anno 
          2000, nella prospettiva di raggiungere 2000 posizioni e 4.000 occupati 
          nel 2003. L'investimento iniziale previsto è di 40 milioni di dollari 
          (400 milioni di dirhams). 
          Atento Maroc entra così nel progetto multinazionale del Gruppo Atento, 
          che è già leader sui mercati ispanici e lusitani e che ora incorpora 
          i mercati arabofoni e francofoni. 
        ( 
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        SOCIETA' 
          PORTOGHESI CONTROLLANO CEMENTERIE TUNISINE 
          
          La privatizzazione dell'industria cementiera tunisina apre le porte 
          al capitale europeo. Di grande peso l'intervento di due società portoghesi: 
          la Cimpor che ha già acquisito il controllo del cementificio di Djebel 
          el Ouest (al centro del Paese) e della Secil che, il 13 gennaio scorso, 
          ha acquisito il controllo di quello di Gabes (al Sud). 
          Le due cessioni hanno fruttato allo Stato un'entrate di 552 milioni 
          di dinari (460 milioni di dollari). 
          Il Portogallo è così al primo posto della lista degli investitori stranieri 
          partecipanti al programma di privatizzazione tunisino, seguito, da lontano, 
          dalla Spagna.
        ( 
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