( ECONOMIA E COOPERAZIONE )

  1. SIRIA: REVOCATO IL DIVIETO D'IMPORTARE VETTURE PRIVATE
  2. PESCA: ANCORA BLOCCATO IL NEGOZIATO U.E.-MAROCCO
  3. LIBIA: CREAZIONE DI UN CENTRO INTERNAZIONALE PER LO STUDIO DELLE ACQUE
  4. INAUGURATA LA LINEA FERROVIARIA DAMASCO - ISTANBUL
  5. VIA LIBERO ISRAELIANO ALLA COSTRUZIONE DEL PORTO DI GAZA
  6. L'ITALIA PRIMO CLIENTE DELL'ALGERIA
  7. REVOCATO L'EMBARGO INGLESE ALLE FORNITURE MILITARI ISRAELIANE?
  8. PRODUTTORI ITALIANI AL MEET DI CASABLANCA
  9. CAMBIO DELLA GUARDIA AI VERTICI DELLA CENTRALE SINDACALE TUNISINA
  10. SOVRASTIMATO IL GIACIMENTO PETROLIFERO DI TALSINT?
  11. DE BEERS CERCA DIAMANTI IN MAURITANIA
  12. ...E IL GRUPPO MAROCCHINO ONA CERCA ORO IN AFRICA OCCIDENTALE
  13. TUNISIA: AUMENTO DELL'IMPORT DI CEREALI
  14. PER UNA ZONA ARABA DI LIBERO SCAMBIO
  15. ALGERIA: 12 MILIARDI DI DOLLARI PER RISTRUTTURARE IL SETTORE ENERGETICO
  16. COOPERAZIONE PETROLIFERA FRA RUSSIA E SIRIA
  17. MAROCCO: CRESCITA DELLE IMPORTAZIONI
  18. MAROC TELECOM: PROSPERITA' CRESCENTE
  19. BUONI RISULTATI DELLA VITICOLTURA IN TUNISIA
  20. TRIPOLI: CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL'USO RAZIONALE DELL'ENERGIA
  21. COOPERAZIONE STRATEGICA ALGERO-SPAGNOLA IN CAMPO ENERGETICO

IN CALO IL DISAVANZO COMMERCIALE DEI PAESI ARABI, MIGLIORA LA POSIZIONE ITALIANA

(in "Paesi Arabi", luglio 2000)

Secondo i dati dell'OCSE, l'interscambio commerciale fra i sei principali Paesi industrializzati (USA, Giappone, Francia, Germania, Regno Unito, Italia) e sette Paesi arabi (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Arabia Saudita, Kuwait, EAU), nel 1999, non ha subito variazioni di rilievo, attestandosi come l'anno precedente sui 117 miliardi di dollari (mld $).

Le importazioni dei paesi industrializzati sono aumentate del 12% circa, passando da 51,1 a 57,2 mld $,  così da compensare il calo delle esportazioni, scese a 60 mld $, a fronte dei 67 dell'anno precedente.

Questo andamento ha consentito ai paesi arabi in esame di ridurre in maniera significativa il loro disavanzo commerciale che complessivamente è ammontato a 2,8 mld $ a fronte dei 15,7 mld $ del 1998.

Fra i paesi industrializzati è il Regno Unito quello che ha fatto registrare il calo più sensibile delle esportazioni (- 26%), scese da 9,4 a 6,9 mld $; sensibile anche l'arretramento dell'export di Giappone e USA, mentre spicca l'unica eccezione in positivo dell'export italiano (+ 3%).

Nonostante i mutamenti intervenuti, USA e Francia restano i principali fornitori, seguita da Germania, Giappone e Italia, salita dalla sesta alla quinta posizione a scapito del Regno Unito.

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EGITTO: RISULTATI RECORD PER IL TURISMO

Il 1999 è stato un anno record per il turismo egiziano che ha registrato 4,8 milioni di visitatori stranieri che hanno speso 3,9 mld $.

Il numero di turisti in ingresso è in forte aumento rispetto all'anno precedente (+ 27%) e scavalca di quasi il 17% quello del 1997, anno che ha segnato risultati brillanti, ma anche, con la strage di Luxor del novembre in cui morirono 58 turisti, l'inizio di un periodo di brusco declino del settore.

Il governo sta ora puntando a stabilizzare questo successo, diversificando le mete e proponendo il paese anche come soggiorno per un turismo qualificato e non di massa.

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EGITTO: ESTENSIONE DELLE RETI METROPOLITANE

La National Authority for Tunnels (NAT) ha reso noto il programma volto ad ampliare progressivamente la rete metropolitana nei principali centri urbani, prossima tappa sarà un tratto di 29 km per collegare il quartiere Imbava, a Giza, con l'aeroporto internazionale del Cairo, passando per al-Azhar e Eliopolis; è anche all'esame la realizzazione ad Alessandria di una linea di 21 km e una estensione di 3 km delle seconda linea metropolitana della capitale per collegare Giza a Moneib, sulla banchina occidentale del Nilo, dal costo stimato in 88 milioni di dollari.

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LIBIA: AL-WALID COSTRUIRA' A TRIPOLI UN ALBERGO A 5 STELLE

( in "France-Pays Arabes", settembre 2000)

Il principe miliardario saudita al Walid ben Talal costruirà a Tripoli un albergo a 5 stelle. Lo stabilimento sarà gestito dalla catena alberghiera Movenpick, ha precisato in un comunicato la società "Kingdom", la holding del principe.

Nel settembre 1999, al-Walid aveva esaminato a Syrte, ad est di Tripoli, con il colonnello Gheddafi, le possibilità d'investimento in Libia.

Secondo "Forbes", Al Walid, 43 anni, nipote del re Fahd di Arabia Saudita, è il quinto uomo di affari più ricco del mondo con una fortuna stimata in 20 miliardi di dollari. (vedi profilo in "INFOMEDI" n. 3)

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SIRIA: REVOCATO IL DIVIETO D'IMPORTARE VETTURE PRIVATE

La Siria ha revocato il divieto d'importare automobili private, permettendo così ai siriani di cambiare le loro vetture.Il decreto del Primo ministro Miro precisa che le importazioni potranno riguardare soltanto veicoli a benzina, mentre resta vietata l'importazione di vetture a diesel.

Questa decisione s'inscrive nel quadro della riforma economica avviata dal mese di marzo in Siria, un paese che non fabbrica automobili.Secondo gli analisti economici, la Siria ha bisogno di almeno 30.000 nuove vetture all'anno.

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PESCA: ANCORA BLOCCATO IL NEGOZIATO U.E.-MAROCCO

(in"Le Matin du Sahara" del 30/9/2000)

Il dialogo U.E.- Marocco sul dossier della pesca, svoltosi giovedì e venerdì a Bruxelles, è stato l'occasione per la delegazione marocchina per esporre la strategia dello sviluppo del settore pesca.che mira particolarmente alla conservazione delle risorse biologiche marine della zona economica esclusiva marocchina, alla promozione sociale dei pescatori e anche alla ristrutturazione e allo sviluppo dei diversi segmenti della filiera di pesca, in particolare in materia di valorizzazione dei prodotti del mare.

I responsabili comunitari hanno, per parte loro, esposto l'approccio dell'UE sul modo di accompagnare il Marocco nell'attuazione del suo piano di sviluppo del settore della pesca 2000-2004.

In base al precedente accordo di pesca fra UE e Marocco, scaduto il 30 novembre 1999, circa 600 battelli europei, essenzialmente spagnoli e portoghesi, potevano pescare nelle acque marocchine in cambio di una contropartita finanziaria versata dall'UE. Il Marocco si oppone al rinnovo di tale accordo e privilegia la ricerca di nuove forme di cooperazione per garantire lo sviluppo del suo settore pesca e proteggere le sue risorse alieutiche gravemente minacciate dalla superpesca che ha esercitato una forte pressione sugli stocks. 

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LIBIA: CREAZIONE DI UN CENTRO INTERNAZIONALE PER LO STUDIO DELLE ACQUE

(in "Pana" del 18/9/2000)

La Libia e l'Unesco hanno concluso, la settimana scorsa a Parigi, un accordo per la creazione di un Centro internazionale di alti studi nel campo delle acque che sarà basato in Libia.

Il Centro, che usufruirà della supervisione dell'Unesco, avrà per obiettivi quelli di approfondire le ricerche sulle acque e la formazione di quadri specializzati nel campo delle acque nelle regioni desertiche e semidesertiche.

M. Matura, direttore generale dell'Unesco, ha espresso la sua ammirazione per il progetto di Grande fiume artificiale realizzato dalla Libia. Il progetto idraulico libico realizzato in cinque fasi, la cui prima tranche è divenuta operativa dal settembre 1994, si prefigge l'obiettivo di trasportare due milioni di m3 d'acqua dolce, raccolti nelle nappe di Al Sarir e Tazerbou al sud del Paese, fino alla costa mediterranea

(2000 km di percorso) per rifornire le città di Sirte e di Bengasi.

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INAUGURATA LA LINEA FERROVIARIA DAMASCO - ISTANBUL

Nel quadro di un accordo nel campo dei trasporti sottoscritto nel 1999 fra Siria e Turchia, è stata inaugurata una linea ferroviaria di 1500 km che collega Damasco a Istanbul.

La linea, che parte da Damasco e passa per Aleppo, seconda città della Siria, è la prima destinata al trasporto passeggeri ed è finalizzata a promuovere lo sviluppo dei flussi turistici e i commerci fra i due Paesi.

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VIA LIBERA ISRAELIANO ALLA COSTRUZIONE DEL PORTO DI GAZA

(in "l'Orient-Le jour" del 22/9/2000)

La Presidenza del Consiglio a Gerusalemme ha annunciato che, a seguito di un accordo con i Palestinesi, Israele ha tolto le sue ultime obiezioni alla costruzione del porto marittimo di Gaza.

L'accordo è stato concluso nel corso di un incontro fra il negoziatore in capo palestinese, incaricato dell'applicazione degli accordi di autonomia, Saeb Erakat e i suoi omologhi israeliani, Gilad Sher e Oded Eran... Secondo il governo israeliano, il via libera consentirà ai palestinesi di completare i lavori del porto entro 18 mesi.

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L'ITALIA PRIMO CLIENTE DELL'ALGERIA

(in "La Tribune" del 2/10/2000)

Con soli 344 milioni di USD, le esportazioni al di fuori degli idrocarburi coprono l'infima cifra del 3,6% del volume globale dell'export algerino . Gli scambi con i paesi dell'U.E. dominano il volume globale, idrocarburi compresi, con 63,2% (sono aumentati di 2,83 mld di USD rispetto al primo semestre del 1999) grazie essenzialmente al rialzo dei prezzi del petrolio.

Dopo l'UE, vengono i paesi dell'OCDE con il 24,8% (+ 81%). Nella lista dei Paesi, il primo cliente dell'Algeria è l'Italia (23,2% del volume globale), seguono gli USA (15,1%) e Francia (13,7%). 

Con i Paesi del Maghreb il volume degli scambi è stato solo di 118 milioni di USD.

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REVOCATO L'EMBARGO INGLESE ALLE FORNITURE MILITARI ISRAELIANE?

Secondo il quotidiano "Jerusalem Post", ripreso da "L'Orient-Le jour" del 20/9/2000, il gruppo pubblico israeliano "Industrie Aeronautiche Israeliane" (IAI) ha sottoscritto un contratto per la fornitura all'aeronautica militare inglese (RAF) di un sistema di addestramento al combattimento per un valore di 25 milioni di dollari.

Il mercato inglese costituisce un ritorno per le industrie militari israeliane, dopo decenni di embargo sulle forniture militari fra i due paesi imposto da Londra, a seguito dell'invasione israeliana del Libano nel 1982.

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PRODUTTORI ITALIANI AL MEET DI CASABLANCA

(in "Le Matin du Sahara" del 24/9/2000)

Più di 20 imprese italiane, produttrici di macchine ed equipaggiamenti per l'industria del cuoio, ma anche di componenti e di semilavorati, saranno a Casablanca dal 29 settembre al 2 ottobre per partecipare al "MEET Africa", il più importante avvenimento promozionale dell'industria del cuoio in Africa.

Anche in Marocco, le macchine, gli equipaggiamenti e i componenti per l'industria del cuoio italiana occupano un posto molto importante sul mercato e sono molto apprezzate non soltanto per l'eccellente supporto qualità/prezzo, ma soprattutto per l'alto livello tecnologico raggiunto.

L'Italia, inoltre, mediante un accordo fra ICE e ASSOMAC da un lato, e la FEDIC dell'altro, collabora con il Marocco per la realizzazione di un importante progetto per la ristrutturazione del settore e per la creazione di un parco industriale del cuoio a Casablanca.

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CAMBIO DELLA GUARDIA AI VERTICI DELLA CENTRALE SINDACALE TUNISINA

(in agenzia "Pana" del 22/9/2000)

L'Unione Generale dei Lavoratori di Tunisia (UGTT) ha un nuovo leader nella persona di Abdessalem Jerad che ha sostituito Ismael Sahbani dimissionario per "ragioni personali".

Sahbani nel 1989 venne eletto alla testa della Centrale sindacale unica tunisina e rieletto a più riprese.

Partigiano di una politica consensuale con il governo e con il padronato è stato recentemente contestato da vari esponenti del sindacato anche per problemi connessi alla gestione del sindacato.

Jerard che è stato segretario generale aggiunto di Sahbani è stato eletto all'unanimità dall'esecutivo dell'UGTT.

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SOVRASTIMATO IL GIACIMENTO PETROLIFERO DI TALSINT?

(in "Algerine-Interface" del 22/9/2000)

La società petrolifera Lone Star Energy, joint-venture fra le società Skidmore (USA) e Medi Holdinf (Marocco) hanno annunciato la scoperta a Talsint, nel Sud del Marocco, d'importanti giacimenti contenenti circa 2 miliardi di barili di petrolio. Il ministro marocchino dell'energia e delle miniere, Youssef Tapiri, ha parlato di riserve gigantesche per l'insieme del paese: da 10 a 12 miliardi di barili, l'equivalente delle riserve algerine di greggio.

L'annuncio di Tapiri ha meravigliato gli specialisti. In effetti, nel mondo degli specialisti dell'energia e del petrolio, è raro avanzare questo tipo di risultati dopo un semplice trattamento dei dati sismici e geologici, per quanto completi siano, e una sola prospezione.

Abraham Serfaty, fine conoscitore della materia e consigliere del Re per gli affari petroliferi, giusto dopo l'annuncio della scoperta ha immediatamente rimesso a posto le cose, qualificando "imprudente" il comportamento del ministro Tapiri e degli specialisti americani.

Si tratta di una probabile manovra di Lone Star la quale sovradimensionando la scoperta mira ad ottenere tassi d'interesse interessanti sul mercato finanziario. 

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DE BEERS CERCA DIAMANTI IN MAURITANIA

Il governo maritano ha concesso un permesso di ricerca mineraria di diamanti al gigante sud-africano De Beers. Il portavoce del governo, ministro Rachid Ould Saleh, ha affermato che il Consiglio dei ministri ha adottato un decreto con il quale si concede alla società "De Beers consolidated mines limited" un permesso di ricerca mineraria di diamanti nel nord della Mauritania.

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...E IL GRUPPO MAROCCHINO ONA CERCA ORO IN AFRICA OCCIDENTALE

(in "Pana" del 24/9/20009

Il primo gruppo privato marocchino "ONA", rafforza le sue posizioni in Africa Occidentale mediante l'acquisizione di nuove proprietà minerarie in Guinea, Malì, Niger  e Costa d'Avorio.

Nel luglio scorso,  Ona  ha acquisito una partecipazione al 51% in "SEMAFO", compagnia canadese di ricerca mineraria proprietaria di significative miniere in Africa, ha comunicato Mourad Cherif, titolare di Ona. L'obiettivo del gruppo è di diventare, attraverso Semafo, un produttore d'oro significativo in Africa occidentale con una produzione annua superiore alle 10 tonnellate nel 2004.

Il gruppo marocchino ha avviato, con finanziamenti francesi (20 milioni di dollari della Proparco) la costruzione della miniera d'oro di "Akka" (Marocco) per la quale si prevede una produzione di 3 tonnellate/anno, a partire dal 2001.

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TUNISIA: AUMENTO DELL'IMPORT DI CEREALI

(in "Realites" del 10/9/2000)

La campagna cerealicola 1999-2000 è stata penalizzata da un deficit pluviometrico accentuato, in conseguenza il raccolto cerealicolo non ha superato i 10 milioni di quintali allorché lo scorso anno era stato di 17 milioni.

Tenuto conto di questo deficit, i poteri pubblici hanno assunto le misure necessarie per incrementare le importazioni al fine di far fronte ai bisogni del consumo nazionale, che si attesta intorno ai 22,5 milioni di quintali.

Per l'anno 2000 si prevede una importazione di 15,5 milioni di quintali per un valore di 217 milioni di DT.I principali paesi fornitori sono gli USA, il Canada e alcuni europei.

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PER UNA ZONA ARABA DI LIBERO SCAMBIO

(in "Sana" del 14/9/2000)

A conclusione dei lavori della sua 66/ma sessione, il Consiglio arabo economico e sociale, riunitosi nei giorni 13 e 14 settembre a Damasco, ha diramato una nota nella quale si sollecitano i paesi arabi a dispiegare tutti gli sforzi per realizzare la zona di libero scambio, in particolare si sottolinea la necessità di sopprimere le tariffe doganali, di detassare le merci e di assumere misure per assicurare la liberalizzazione globale del commercio arabo.

Il Consiglio ha sottolineato l'importanza del ruolo del settore privato nell'attivazione della zona di libero scambio, esprimendo la speranza di vedere i rappresentanti del settore privato nei paesi arabi tenere delle riunioni periodiche per scambiare i punti di vista concernenti le diverse questioni interessanti l'economia araba.

Il Consiglio ha incaricato il segretario generale della Lega araba di elaborare uno studio globale e dettagliato comprendente delle proposte concrete per accrescere il tasso degli investimenti internazionali nei paesi arabi, invitando tutti i governi arabi a collaborare con il segretario generale per la redazione dello studio.

I partecipanti hanno approvato l'inclusione del commercio dei servizi nella zona araba di libero scambio e sottolineato la necessità di coordinamento e di cooperazione interaraba nel campo della proprietà intellettuale. Le raccomandazioni assunte dal Consiglio hanno messo l'accento sulla necessità di riattivare e di approfondire il ruolo delle banche arabe nel processo di sviluppo globale.

La prossima sessione si svolgerà al Cairo dal 14 al 15 febbraio 2001.

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ALGERIA: 12 MILIARDI DI DOLLARI PER RISTRUTTURARE IL SETTORE ENERGETICO

(in "Libertè" del 18/9/2000)

Chakib Khelil, ministro dell'Energia e delle Miniere, ha presieduto ieri, ad Annaba, i lavori della Conferenza regionale sulla ristrutturazione del settore dell'elettricità e del gas. Il ministro ha sottolineato che il settore dell'energia non deve restare ai margini delle mutazioni profonde che conosce il Paese.

In questo contesto, egli ha stimato che i bisogni dello sviluppo, basati su scenari di crescita del 6%/anno per il consumo di elettricità e del 5% /anno per il gas, appaiono molto importanti per i prossimi 15 anni.

La valutazione finanziaria di questi bisogni s'innalza, secondo il ministro, a più di 12 miliardi di dollari fra il 2000 e il 2010.

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COOPERAZIONE PETROLIFERA FRA RUSSIA E SIRIA

(in "Sana" del 17/9/2000)

Mohammad M. Jamal, ministro del petrolio siriano, ha esaminato ieri con Alexandre Dondokov, ministro russo dell'industria, delle scienze e delle tecnologie, lo stato delle relazioni bilaterali e i mezzi di svilupparle, particolarmente nel campo dell'industria petrolifera.

Il ministro Jamal ha affermato il desiderio della Siria di sviluppare e rafforzare le sue relazioni con la Russia nel settore petrolifero, esprimendo l'augurio che l'accordo sottoscritto dai due Paesi per l'acquisto da parte della compagnia petroliera siriana di equipaggiamenti russi sia l'inizio di un nuovo periodo di cooperazione bilaterale.

Per parte sua, il ministro russo ha dichiarato la disponibilità del suo Paese a sviluppare le relazioni con la Siria nel campo petrolifero e a sottoscrivere accordi per la ricerca e la prospezione petrolifera.

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MAROCCO: CRESCITA DELLE IMPORTAZIONI

(in"Le Matin du Sahara" del 19/9/2000)

Secondo le cifre provvisorie fornite dall'Ufficio Cambi, alla fine del 1999 le transazioni commerciali del Marocco con l'estero si sono attestate globalmente su 178.211 m. di Dirhams (dh) contro 167.283 dell'anno precedente, facendo registrare un incremento del 6,5%

In termini CAF, le importazioni marocchine si sono accresciute del 7,4%, totalizzando 105.928 m Dh contro 98.676, allorché le esportazioni, in termini FOB, hanno conosciuto una minore crescita del 5,4%, attestandosi su 72.283 m. di Dh contro 68.608 m.Dh.

Per conseguenza, la bilancia commerciale ha determinato un deficit di 33.645 m. di Dh .mentre il tasso di copertura delle importazioni da parte delle esportazioni continua a regredire, attestandosi al 68,2% contro il 69,5% del 1998 e il 73,9% del 1997.

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MAROC TELECOM: PROSPERITA' CRESCENTE

(in "Maroc-Hebdo" del 21/9/2000)

L'11 settembre, presso la sede centrale di Rabat, Maroc Telecom ha presentato i risultati del primo trimestre dell'esercizio 2000. Si tratta di risultati in netta progressione che giungono a 5,4 miliardi di Dh, ovvero un  utile netto di 1,2 miliardi di Dh.

Questa performance è stata possibile grazie alla crescita del suo parco telefonico che, dal 30 giugno 99 al 30 giugno 2000, è passato da 1.589.864 a 2.673.937 unità. Due mesi dopo ha raggiunto la cifra di 3.012.389.

Una situazione che conforta Maroc Telecom nella sua strategia di sviluppo in tutti i segmenti del mercato delle telecomunicazioni.

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BUONI RISULTATI DELLA VITICOLTURA IN TUNISIA

( in "Realites" del 6/9/2000)

Malgrado la siccità, quest'anno la viticoltura ha registrato un buon raccolto. Grazie all'avvio di due progetti integrati di partenariato, la viticoltura si rivela un potente fattore d'intensificazione e di valorizzazione delle colture, ma anche di esportazione in valuta forte.

Il raccolto dell'uva da tavola è stato valutato a 86.000 tonnellate, + 13%  rispetto all'anno precedente in cui era ammontato a 76.000 tn.

Per le uve da mosto le previsioni sono dell'ordine di 73.000 tn contro 54.000 tn dello scorso anno, ossia una crescita del 35%.

L'obiettivo sarà di produrre vini di qualità a denominazione controllata. Il progetto tunisino-italiano è quello della società NIFIRIS (ex Sidi Slama) con 377 ettari di vigneto irrigato da due laghetti collinari.

L'investimento, valutato in 4,5 milioni di DT, è destinato a creare un impianto di trasformazione e dei depositi per la vinificazione e lo stoccaggio dei vini. Il secondo progetto tunisino-francese riguarda la società Saint Augustin (ex Sidi Salah) che dispone di una superficie di 590 ettari. Il costo di questo progetto è valutato in 4,8 MD e mira alla costruzione di una fabbrica d'imbottigliamento con una produzione di 1500- 2000 bottiglie all'ora.

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TRIPOLI: CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL'USO RAZIONALE DELL'ENERGIA

(in" Pana" del 22/9/2000)

Organizzata dall'Organizzazione Mondiale dell'Energia e dall'Organizzazione dello sviluppo industriale, con la collaborazione dell'Istituto libico della ricerca scientifica, sì è svolta a Tripoli una conferenza internazionale sulla razionalizzazione dell'energia nel campo dell'industria e sul suo impatto con l'ambiente.

Vi hanno partecipato i rappresentanti di 11 Paesi e numerosi esperti di vari istituti specializzati libici, dell'Organizzazione araba dello sviluppo industriale, dell'OMS, della Banca islamica di sviluppo, del PNUD e del Centro nazionale arabo dell'ambiente.

La conferenza ha rivolto un appello per la sensibilizzazione degli Stati, degli individui e di tutti i consumatori di energia, soprattutto le industrie cosiddette "intensive", come la cementiera, le centrali elettriche al fine di preservare l'ambiente e la salute dell'uomo.

A questo scopo, la conferenza ha invitato i governi a condividere le esperienze e ad uno scambio d'informazioni e delle tecnologie per uno sfruttamento  più razionale dell'energia.

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COOPERAZIONE STRATEGICA ALGERO-SPAGNOLA IN CAMPO ENERGETICO

(in "Algeria Interface" del 14/9/2000)

 Nel giugno scorso, la Sonatrach ha fissato il nuovo plafond di esportazione di gas algerino a 85 miliardi(mld) di m3/anno, aumentandolo di 25 mld di m3. Questo annuncio di Abdelhaq Bouhaf è da mettere in relazione al lancio, il 6 settembre, di un progetto algero - spagnolo per lo studio di fattibilità di un nuovo gasdotto fra i due paesi.

Questa impresa fa pensare che i volumi da trasportare mediante il futuro gasdotto non sono tutti destinati al mercato spagnolo. Le previsioni di crescita della domanda spagnola di gas (33 mld di m3 nel 2008) e la volontà delle autorità di questo paese di limitare il tasso di dipendenza dal gas algerino massimo al 60% non giustificano la realizzazione del nuovo gasdotto. D'altra parte il gasdotto esistente "Pedro Duran Farell" dispone ancora di una capacità di trasporto di 8 mld di m3.

Dopo gli studi preliminari, Sonatrach e il gruppo petrolifero CEPSA hanno annunciato la firma di un protocollo di accordo per la creazione di una società mista. I due partners, che partecipano al 50% del    

capitale sociale (fissato a 500.000 dollari), dovranno promuovere gli studi di fattibilità e il progetto di gasdotto sottomarino che collegherà l'Algeria all'Europa, via Spagna.

Si tratta, dunque, di una vera strategia di alleanza per conquistare di concerto i mercati oltre i Pirenei, così come previsto da programma di connessione della rete gassifera  spagnola alla rete interconnessa dell'Europa occidentale.

 

P.S. Da circa 20 anni andiamo proponendo (in Parlamento e altrove) questa strategia per l'Italia, a partire dal primo gasdotto transmediterraneo Algeria-Sicilia-Italia. Purtroppo la nostra proposta è caduta nel vuoto. Speriamo che almeno il progetto algero-spagnolo vada in porto.

                                             a.s.

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Numero 7 - settembre 2000

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