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( LETTERE )


Altre gradite congratulazioni. 

Gentile Direttore,

desidero congratularmi per la vostra pregevole iniziativa. Abbiamo visitato il sito e preso visione del quarto numero della rivista da Lei diretta. In particolare abbiamo trovato di grande interesse l'editoriale sul summit Europa Africa: su questo tema stavamo cercando informazioni.

Darò la maggiore visibilità possibile alla vostra pubblicazione, offrendo ai membri della Commissione l'indice della rivista.

La terrò informaTa delle iniziative pubbliche che terremo sui temi mediterranei e la prego di comunicarmi le vostre attività.

Cordiali saluti.

Dr. Gianfranco Nicolai
(Ufficio Rapporti Internazionali del CNEL, Roma)


Caro Agostino,

complimenti. E' sempre più bella. E soprattutto utilissima. Un abbraccio.

Wasim Dahmash


Egregio Dottor Spataro,

ho avuto modo di scorrere alcune pagine del suo giornale on line. Mi congratulo per la ricchezza d'informazioni e l'autonomia di giudizio. Credo che ancora in pochi abbiamo compreso quale ruolo strategico giochino il Mediterraneo e i paesi che si affacciano sulla riva sud. Le grandi potenze, come lei rileva nell'editoriale, invece anticipano i tempi e stabiliscono accordi che finiranno con l'essere vincolanti per le scelte dei singoli paesi.

Le sarei grato se volesse tenermi informato al mio indirizzo e-mail.

Cordialmente.

Salvatore Cusimano

(Coordinatore programma "Mediterraneo"- Rai, Palermo)


e un'altrettanto gradita critica.

Sull'articolo relativo alla questione del Sahara Occidentale (Infomedi n. 4) ci ha scritto il signor Alessandro Rabbiosi, da Firenze.

"Da oltre 12 anni seguo da vicino l'annosa questione del Sahara Occidentale e, in nome dell'imparzialità (ma cosa sarà mai l'imparzialità) e della non partigianeria, mi sono dovuto sorbire delle sciocchezze poi puntualmente smentite dai fatti (es. il fatto che l'Algeria dovrebbe scaricare il Polisario è dall'inizio della guerra che i media marocchini lo danno per certo).

Credo che se il Marocco non procederà presto a scalfire il muro monolitico di roccia che opprime un'analisi complessiva, e più complessa, sull'intera vicenda ben poche speranze rimangono a tutti coloro che sperano in un reale processo di affrancamento dal "feudalesimo" politico, sociale ed economico che ancora blocca il paese.

Non è avvalorando mistificazioni e univoche letture dei fatti che si aiuta la soluzione dei problemi. Forse, anzi senz'altro, anche il sottoscritto potrebbe essere accusato della stessa colpa. Le assicuro, la mia posizione ha attraversato un lungo travaglio fatto di disponibilità verso le ragioni del Marocco, dubbie e critiche sul Polisario, sussulti e ripiegamenti.alla fine però rimaneva un'unica considerazione: se, come dicono i marocchini, tutti i saharawi sono vittime delle manovre dei mercenari del Polisario, che senso ha volere ampliare le liste elettorali inserendovi un numero di sudditi fedeli (Marocchini) superiore a quello dei saharawi ?

Se la fedeltà alla monarchia è a prova di bomba, perché dallo scorso settembre continue manifestazioni di protesta nelle zone occupate sembrano indicarci l'esatto contrario?

Venticinque anni di "apertura" di un problema come quello del Sahara Occidentale non è comprensibile e non è giustificabile esclusivamente facendo ricorso allo sciovinismo e alla scusa del complotto internazionale dei mercenari del Polisario (sic) ai danni del Marocco.

Non è cercando di delegittimare il Polisario che si potrà raggiungere una soluzione efficace del problema. Tale opinione non è rifiutare il riconoscimento delle ragioni del Marocco, bensì sottolineare come prese di posizioni semplicistiche e ammantate di una falsa competenza delle problematiche internazionali siano mistificazioni e non analisi serie della questione. Qualsiasi sia l'opinione di Baker in merito (dubito sulla veridicità delle affermazioni messegli in bocca dalla stampa marocchina), l'incontro di Londra di oggi potrebbe chiarire la situazione e renderla ancora più ingarbugliata, qual è il suo pensiero in merito?

Cordiali saluti.

Alessandro Rabbiosi

Colgo l'occasione di questo appunto del signor Rabbiosi, per ribadire che la funzione di INFOMEDI non è quella di schierarsi a favore di questa o di quell'altra posizione politica, ma quella d'informare, nei limiti delle nostre possibilità e in piena autonomia, sulla realtà del mondo arabo e dei paesi mediterranei.

Anche perché pensiamo che il lettore a cui ci rivolgiamo sia in grado di formarsi, da solo, un'opinione.

Per quanto riguarda il mio punto di vista  sul conflitto fra Marocco e Fronte Polisario, posso assicurare il signor Rabbiosi che ho una posizione, nel passato anche molto "militante", favorevole alla causa dell'autodeterminazione del popolo saharawi, in rispetto ai principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e al diritto inalienabile dei popoli ad avere una patria. Queste mie posizioni sono state espresse pubblicamente e lealmente in sede di dibattito parlamentare alla Camera dei Deputati, su vari organi di stampa. (a.s.)

 

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Numero 5 - maggio 2000

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