FORUM SUL SISTEMA DEI TRASPORTI EUROMEDITERRANEI (in "APS" del 29/6/2000) La seconda conferenza del Forum euro-mediterraneo dei trasporti
si terrà a Bruxelles il 7 luglio prossimo. Questo incontro, come quello
del maggio 1999, riunirà i membri permanenti del forum, la Commissione
europea, il Consiglio e gli Stati membri de l'UE e anche i 12 Paesi partners
mediterranei. Uno dei principali obiettivi del forum consiste nello sviluppare
la cooperazione nel settore dei trasporti mediante l'adozione di un sistema
di trasporti aria-mare multimodale nella regione mediterranea. Gli obiettivi fondamentali del forum sono: il miglioramento
e la modernizzazione dei porti e degli aeroporti, la soppressione delle
barriere ingiustificate, la semplificazione delle procedure, il rafforzamento
della sicurezza aerea e marittima, l'armonizzazione delle regole di difesa
ambientale e l'adozione di un sistema armonizzato di gestione del traffico. Il forum, che ha un ruolo consultivo, sviluppa azioni in
linea cogli obiettivi definiti, controlla l'esecuzione del piano, favorisce
lo scambio d'informazioni a proposito delle esperienze specifiche e divulga
i risultati delle azioni intraprese. In occasione della riunione del 7 luglio, sarà presentato ai partecipanti un progetto regionale "trasporti" affinché ne approvino gli orientamenti, in vista delle riunioni dei comitati euromed di settembre ed ottobre prossimi. PALERMO CAPITALE DEL MEDITERRANEO TECNOLOGICO "Mednet:
il Mediterraneo come spazio cooperativo fra pesi e culture", sotto questo
titolo si è svolto a Palermo, nei giorni 29 e 30 giugno, un interessante
convegno promosso dal ministero delle Poste e TLC e con la partecipazione
di Paesi, Enti e società dell'area
mediterranea. Due i progetti "concreti" presentati nel corso del dibattito:
il Nautilus di Telecom- Italia che punta alla creazione di un sistema
mediterraneo di comunicazione in fibre ottiche e quello presentato dal
presidente della Rai, Zaccaria, che mira a realizzare un "Canale televisivo
mediterraneo" in quattro lingue (arabo, francese, spagnolo e italiano). Dell'iniziativa Rai, aperta alla partecipazione azionaria
di operatori pubblici e privati, nazionali ed esteri, tuttavia non sono
stati precisati i contenuti e le reali possibilità di coinvolgimento dei
paesi dell'area; ragion per cui potrebbe essere considerata come una delle
tante iniziative per la "conquista" di spazi di mercato. SPECULAZIONE SUI PREZZI DEL PETROLIO(Mokhtar Haider in"El Moudjahid" del 26/6/2000) Venerdì
a Londra, i prezzi del petrolio hanno toccato più di 30 dollari al barile.
Un rialzo inspiegabile di fronte al fatto che l'OPEC, nel corso della
sua ultima riunione ministeriale, ha fatto un gesto supplementare, aumentando
la sua produzione quotidiana di 708.000 barili, portandola così a 25,4
milioni di barili che, unita alla produzione dell'Iraq (3 milioni), porterà
le quantità riversate sul mercato a 28,4 milioni di barili/giorno. In un incontro con la stampa, Chakib Khelil, ministro algerino
dell'industria e delle miniere, ha imputato l'aumento attuale dei prezzi
alle pratiche speculative e allo stoccaggio ingiustificato e anche alla
fiscalità eccessiva dei Paesi consumatori sui prodotti petroliferi. Egli ha spiegato la situazione attuale con la relativa opacità
delle condizioni del mercato,( un mercato instabile che spinge i produttori
ad assicurarsi un prezzo di 25 $ US il barile/Opec) e con la volontà dei
consumatori di ricostituire gli stocks, ma anche con l'esistenza di "stocks
fluttuanti". Quando si conosce il numero di navi petroliere capaci di
trasportare da 100 a 150.000 tonnellate o delle superpetroliere giganti
fino a 500.000 t.; un arrivo "fortuito" di due petroliere al giorno in
un dato porto può riversare una quantità supplementare di un milione di
barili, ovvero una quantità superiore all'incremento della produzione
Opec. La fiscalità sui prodotti petroliferi è un altro problema
creato artificiosamente dai Paesi consumatori. Nel sistema fiscale vigente,
il prezzo del petrolio greggio rappresenta soltanto il 20% del prezzo
della tonnellata raffinata, ossia l'80% è in tasse. In nome di che cosa i paesi consumatori dovranno ricavare
più benefici che i paesi produttori di greggio? All'Opec si pensa che
i paesi consumatori dovranno rivedere i loro sistemi fiscali e calcolare le loro entrate fiscali in valore assoluto
piuttosto che in percentuale che quadruplica i rialzi del greggio. La domanda petrolifera è certamente in crescita, a causa
della ripresa economica mondiale e del rialzo (4%) della domanda di carburanti
per questa estate negli Stati Uniti che da soli consumano l'equivalente
della metà del consumo europeo, ma è difficile quantificarla a causa dei
parassitismi speculativi, ponendo a base il rapporto periodico dell'Agenzia
internazionale dell'energia le cui cifre sono in costante revisione. INCREMENTO DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI IN TUNISIA (in "La Presse" del 20/6/2000)"Gli
investimenti stranieri hanno proseguito la loro crescita durante i primi
4 mesi di questo anno. Il loro volume ha raggiunto 488,8 milioni di dinari
(da gennaio ad aprile 2000) contro soli 163 milioni di dinari durante
lo stesso periodo dell'anno precedente." Questo ha dichiarato ieri, nel corso di un incontro con la
stampa, Fethi Merdassi, ministro della cooperazione internazionale e dell'investimento
straniero. Questa crescita è principalmente dovuta al programma di privatizzazioni
delle cementerie: dell'unità di Gabes in favore di una società portoghese
per una somma di 311 milioni di dinari e di quella dei Cementi artificiali
di Tunisi a una società italiana per la somma di 50,5 milioni di dinari. Il ministro ha anche insistito sull'interesse sempre più
grande degli investitori esteri per il mercato tunisino. Egli ha segnalato
a questo proposito che le intenzioni d'investimento dichiarate fino al
mese di aprile 2000 hanno raggiunto la quota di 246,7 milioni di dinari
contro 209,3 md dello stesso periodo del 1999, ossia un aumento del 17,9%. Questi investimenti dovrebbero produrre 10.000 nuovi posti
di lavoro, di cui il 92% nelle industrie manifatturiere... M. Merdassi ha precisato che nel 1999 sono divenute operative
142 società straniere, il che porta a 170 il numero delle nuove imprese
create fra il 1997 e il 1999; contro 132 create agli inizi degli anni
'90, delle quali 119 sono totalmente esportatrici e 23 destinano la loro
produzione al mercato locale. Queste imprese hanno creato 8.500 posti di lavoro. (in "Italia Oggi" del 12/6/2000) Dal 14 al 17 giugno, si è svolta alla fiera di Roma la prima
edizione di SMAUCOMM dedicata alle imprese e agli utenti delle telecomunicazioni
dal Centro al Sud Italia e ai Paesi del bacino del Mediterraneo. Anche
in questi paesi è in corso lo sviluppo dei siti web. I ministeri risultano essere stati i maggiori promotori di
tale sviluppo: a Cipro, in Giordania, Marocco e Tunisia, tutti i ministeri
si sono dotati di siti. Anche numerose scuole e università hanno creato
i propri siti: l'85% in Israele e il 79% in Turchia. Alla fine del 1999, il numero totale di PC è stimabile in
circa 6,7 milioni di unità nei 12 paesi partner (extra UE). Fra il 1996
e il 99 il livello di penetrazione dei PC è passato da 1,2 a 2,9 pc
per 100 abitanti, con un tasso di crescita nel periodo pari al 35% annuo. I tassi di crescita più elevata, su base annua, si sono registrati
in Palestina (160%), Marocco (83%), Cipro(63%) e Libano(57%). Malta e Cipro risultano i paesi più attrezzati con rispettivamente
18,4 e 20 computer per 100 abitanti, seguono Libano (7,4) e Turchia
(3,5). BANCA
MONDIALE: NUOVO FONDO PER IL MAGHREB ( in agenzia "Aps" del 29/6/2000) La Società finanziaria internazionale (SFI) ha istituito
un nuovo fondo privato di partecipazione di un capitale di 21 milioni
di dollari in favore delle PMI algerine, marocchine e tunisine. Il fondo aiuterà le imprese interessate a organizzare stages
di formazione per il loro personale e fornirà servizi di gestione finanziaria
e strategica. La SFI, che fa parte del gruppo della Banca mondiale, opera
per la promozione del settore privato nei paesi in via di sviluppo con
l'obiettivo di ridurre la povertà e migliorare le condizioni di vita
della popolazione. Essa accorda assistenza tecnica e consigli anche
ai governi e agli ambienti finanziari. CONCLUSA
COMMISSIONE MISTA ITALO-ALGERINA (dall'agenzia"Aps" del 29/6/2000) A Roma per la 5 sessione della Commissione mista italo-algerina,
svoltasi nei giorni 27 e 28 giugno, il ministro algerino del commercio,
Mourad Medelci, ha incontrato il ministro dell'industria e del commercio
estero, Enrico Letta, il presidente
dell'ENI Gian Maria Gros-Pietro e il presidente della Camera dei Deputati,
on. Luciano Violante. Incontrando la stampa, Medelci si è dichiarato soddisfatto
del suo soggiorno nella capitale italiana
e affrontato alcuni aspetti relativi alla situazione algerina
e ai rapporti bilaterali, anche nel quadro del partenariato euromediterraneo. " Se l'Algeria ha dovuto fronteggiare, in questo decennio
movimentato, una aggressione senza pari dell'integralismo e del terrorismo,
essa è anche riuscita, da sola, grazie alla mobilitazione delle sue
forze vive, a sconfiggere strategicamente, politicamente e militarmente
il progetto di distruzione delle sue strutture democratiche e repubblicane...L'Algeria,
pur movendosi in un contesto interno e internazionale sovente ostile,
è riuscita a realizzare riforme di fondo miranti a consolidare il pluralismo
politico e le regole dell'economia di mercato ." Passando poi alle relazioni bilaterali, il capo della delegazione
algerina ha ricordato che "se le relazioni fra Roma ed Algeri sono state,
negli ultimi anni, segnate da fasi d'incomprensioni" ora è contento
di constatare che esse sono segnate dall'impronta della qualità. "L'Algeria resta il paese che offre nella sub regione le
più importanti possibilità d'investimento e di scambio, grazie a infrastrutture
industriali molto importanti, a un mercato di consumatori molto vasto
e all'emergere di nuove attività anche per rispondere alla crescente
domanda interna e anche ai bisogni dei paesi della regione e di alcuni
Stati sub-sahariani, con i quali l'Algeria intrattiene relazioni di
fiducia politica ed economica". M. Medelci ha ricordato l'apertura economica dell'Algeria,
il suo programma di privatizzazioni, la sua prossimità geografica e
le sue tradizioni d'affari e di cooperazione che- ha detto- sono fattori
favorevoli che conviene mettere a frutto, il più rapidamente possibile,
tenuto conto dell'interesse che suscitano, nel mondo, i nuovi parametri
del mercato algerino, ritenendo che " dovranno essere prese misure di
accompagnamento favorevoli per sostenere e sviluppare la grande corrente
di scambi, di partenariato e d'investimenti che si disegna fra i due
Paesi vicini...L'Europa dei 15 rappresenta per l'Algeria uno spazio
strategico di prim'ordine, in questo senso questo insieme di Paesi è
già il suo più importante partner economico e sociale.Uno dei segni
più promettenti di questa solidarietà potrà riflettersi in un trattamento
specifico della gestione del debito algerino- ha concluso il ministro
dichiarandosi "soddisfatto di fronte alla disponibilità del governo
italiano in ciò che concerne la riconversione del debito algerino." L'ARABO
ON LINE (in "Al-Ahram Weekly" del 29/6/2000) Recentemente, il sito in lingua araba della BBC (bbcarabic.com)
ha annunciato un'iniziativa congiunta con Microsoft Moyen-Orient e Magazine
che utilizzano Windows in arabo per la creazione di un portale che servirà
da punto di riferimento importante per tutti coloro che sono coinvolti
negli sforzi di arabizzazione della rete Internet. Il portale supporterà i siti Web delle iniziative pubbliche
e private di arabizzazione. Il
sito sarà gratuito e a disposizione di tutti gli utilizzatori Internet. TUNISIA: RISULTATI POCO
INCORAGGIANTI NEL SETTORE PESCA (in "Realites" del 21/6/2000) Nonostante gli incentivi per favorire l'insediamento di progetti
misti di pesca nel Nord del Paese, il risultato non è stato molto incoraggiante. Molti progetti hanno abbandonato la zona, soprattutto quelli
basati su società miste fra operatori tunisini e operatori extra-mediterranei. Con i paesi mediterranei sono operativi soltanto due progetti
di partenariato con impresa di pesca italiane. TUNISIA: PERMESSO DI RICERCA PETROLIFERA A COMPAGNIA USA (in "La Presse" del 20/6/2000) Il ministro dell'industria tunisino e il vicepresidente della
compagnia americana "Anschtz Overseas" ALGERIA: FORTE AUMENTO DELLE ENTRATE FISCALI PETROLIFERE
(in "Libertè" del 15/6/2000) Il deficit del Tesoro potrebbe
essere riassorbito, almeno in gran parte. Questo è il senso delle cifre
comunicate ieri dal ministro dell'energia e delle miniere, Chakib Khelil,
nel corso del briefing settimanale. Egli ha detto che alla fine di maggio
le entrate fiscali derivate dalle esportazioni petrolifere sono ammontate
a 477 miliardi di Dinari Algerini (mld DA): 382 mld di DA a fine aprile
(ossia l'equivalente di 5,38 mld di $ US, e 95 mld di DA nel mese di
maggio 2000. Rapportato alle previsioni delle
entrate fiscali petrolifere contenute nella legge finanziaria complementare
per il 2000, fissate in 720 mld di DA, ossia 60 mld di DA al mese, il
surplus raggiunge 177 mld di DA. Se il prezzo del barile di petrolio
si stabilizzerà attorno ai 25 dollari per l'anno in corso, le entrate
fiscali potranno consentire il riassorbimento del buco del Tesoro, fissato
nella legge finanziaria in 132 mld di DA. IDROCARBURI: ACCORDO SONATRACH
E LA CANADESE FIRST CALGARY PETROLEUM (in "El Moudjahid" del 26/6/2000) Sonatrach e la compagnia canadese
First Calgary Petroleum ltd (FCP) hanno firmato ieri ad Algeri un contratto
di ricerca e di sfruttamento di idrocarburi. Il contratto, del tipo
associazione in partecipazione, interessa il blocco 406 A, situato nel
perimetro di Rhourde Yagoub nel bacino di Berline. Durante 5 anni dovrà essere realizzato
un importante programma di lavori sismici e di foratura di pozzi esplorativi. OPEC: RIUNIONE DI ESPERTI AD ALGERI In preparazione del 2° summit dell'Opec, previsto per il
29 settembre a Caracas, una riunione di esperti si svolgerà a Algeri
dall'8 al 9 luglio 2000. Oltre ai preparativi e agli aspetti tecnici di questo secondo
incontro, dopo quello tenutosi nel 1975 ad Algeri, il summit sarà preceduto,
a partire dal 27 settembre, nella capitale venezuelana da incontri dei
Ministri degli esteri, delle finanze e dell'energia e del petrolio dei
paesi aderenti all'Opec. Il 2° summit dell'Opec dibatterà sul ruolo dell'Organizzazione
nel XXI secolo e deciderà una nuova strategia dei paesi produttori di
petrolio in rapporto alle contingenze della mondializzazione dell'economia. NASCE LA" VIRGIN DRINKS ALGERIA" La "Virgin", società multisettoriale del ricchissimo uomo
d'affari inglese Richard Branson, in accordo con una società privata
algerina realizzerà in Algeria (nella zona di Annaba) un impianto per
la produzione di bibite. L'investimento totale ammonta a 18 milioni di dollari US.
MAROCCO: 3000 NUOVI POSTI-LETTO A FES Fes, una delle più belle città del Maghreb, sembra orientata
verso un massiccio sviluppo turistico. Attualmente, le potenzialità turistiche di Fes sono sottoutilizzate
anche a causa della carenza dei servizi e dell'insufficienza dell'offerta
di letti in hotel: contro una esigenza stimata in 8000 letti ne esistono
soltanto 3.500. Per queste ragioni ed anche in vista dell'eventuale accoglimento
della candidatura del Marocco come sede di svolgimento dei Mondiali
del 2006, le autorità di Fes hanno avviato la trasformazione di un campo
di 32 ettari, nella medina nuova, per la creazione della "città turistica",
dove saranno allocati Oltre agli operatori marocchini, al progetto sono interessate
alcune società turistiche straniere fra le quali: Palm Dorino e Società
Francaise di Partecipation Immobilier. LA QUALITA' DEL SISTEMA SANITARIO NEL MAGHREB Nella classifica relativa alla qualità dei sistemi sanitari,
pubblicata recentemente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, i
tre principali Paesi del Maghreb occupano una posizione intermedia:
il Marocco si trova al 29° posto, la Tunisia al 52° e l'Algeria all'81°. Francia e Italia si trovano rispettivamente al 1° e al 2°
posto della graduatoria mondiale. COOPERAZIONE MEDITERRANEA NEL SETTORE PESCA (in "Libertè" del 21/6/2000) Ieri, all'Hotel El- Djazir di Algeri, si è tenuta una riunione
per valutare gli impegni assunti nel quadro del progetto FAO-COPEMED,
legato alle risorse ittiche. Alla riunione, presieduta dal ministro algerino della pesca,
Amar Ghoul, hanno partecipato esperti provenienti da diversi Paesi mediterranei
aderenti al progetto: Marocco, Algeria, Italia, Tunisia, Libia, Francia,
Spagna, Malta. Il programma è stato avviato dal Fondo mondiale per l'alimentazione
e finanziato dal governo spagnolo nella misura di 1 milione di dollari/anno. Questa cooperazione mira a realizzare una banca dati su tutti
gli aspetti del settore della pesca nel Mediterraneo. STABILIMENTI DI "YAZIKI MAROC" NELLA ZONA FRANCA DI TANGERI (in "Le Matin du Sahara" del 28/6/2000) S. M. il Re Mohammed VI ha dato il colpo di avvio ai lavori
dello stabilimento di "Yaziki Maroc" per la produzione di cavi per veicoli,
insediatosi nella zona franca di esportazione di Tangeri. Questa unità sarà realizzata in due tranches con un investimento
globale di 400 milioni di dhirams e la creazione di 3100 posti di lavoro.
La multinazionale giapponese, che lancia a Tangeri la sua
prima unità produttiva in Africa, realizza un fatturato annuo di 7,4
miliardi di dollari di cui il 47% all'estero. ( torna su ) |
Numero 6 - giugno 2000
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