Il
petrolio e il gas restano i motori della crescita dell'economia algerina L'attività nel campo degli idrocarburi ha fatto registrare
un aumento del 7% nello scorso anno, e contribuito a mantenere intorno
al 5,5% la crescita media annua di questo settore dopo il 1995. Questa vitalità spiega la crescita del PNL del 3,6% nel 1999
che sarebbe stata molto più elevata se gli In effetti, il declino della produzione industriale è stato
del 2,8%, mentre il tasso di crescita del settore Questi ed altri dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica
e della Banca d'Algeria sottolineano perché i settori del gas e del petrolio restano, più che mai, il motore
dell'economia algerina. Essi contribuiscono ad innalzare al 97% le entrate in valuta del paese e a 2/3
i redditi dello Stato. Il rovescio della medaglia è che quando il prezzo del barile
scende, come successe nel 1998, il paese è trascinato in una spirale infernale.
La politica di rigore portata avanti nel 1998 è riuscita a contenere il
La politica attuale mira a ricostruire le riserve, ma è ostacolata
da diversi fattori, fra cui le scadenze di Le entrate esterne derivate dagli idrocarburi hanno conosciuto
una forte crescita, passando da 9,7 a 11,8 In gennaio, il governo puntava ad una crescita del PNL del
5%, previsione che sembra verosimile. Solo la previsione dell'aumento
del 20% delle imposte non- oil sembra un po' ottimistica agli ( torna su ) Cooperazione
franco-siriana nel settore degli idrocarburi Mohammad Maher Jamal, ministro del petrolio e delle risorse
minerarie, ha esaminato oggi con il ministro francese dell'industria
e dell'energia, Christian Pierret, le relazioni di cooperazione siro- I due ministri hanno esaminato le attività delle società
francesi specializzate nei settori della prospezione del petrolio e
del gas operanti nei campi siriani. ( torna su ) Interesse
delle compagnie petrolifere internazionali per le risorse tunisine In Tunisia operano 50 compagnie petrolifere internazionali
e tunisine. Esse detengono 42 permessi di ricerca che coprono più del
55% del settore minerario nazionale. La produzione tunisina di petrolio greggio è dell'ordine
di 4 milioni di tonnellate per anno (80 mila barili /giorno) e da circa
una diecina di anni tale produzione si mantiene più o meno stabile malgrado
il declino naturale dei principali giacimenti e ciò grazie allo sviluppo
di un certo numero di piccoli campi considerati fino ad ora come marginali. Attualmente, il 70% della produzione proviene dai campi di
Ashtart, El Borma (in declino) e di Sidi Dilani e il resto da 20 piccoli
giacimenti. Una parte del greggio tunisino è trasformato nella raffineria
di Le risorse in gas ammontano a 3 miliardi di m3 per anno e
provengono dalla produzione locale (1,9 miliardi di m3) segnatamente
dai campi di Miskar, d'El Franig, de Baguel e di El Borma, mentre 1,1
miliardi di m3 vengono percepiti come diritto di passaggio del gasdotto
Algeria-Italia. Oggi, si aprono nuove prospettive per la ricerca petrolifera
in Tunisia grazie all'uso di nuove tecnologie e alla messa in valore
di nuove regioni, fin qui poco sfruttate, nel centro e nel nord del
Paese e che presentano similitudini geologiche con le province petrolifere
vicine (sud dell'Italia ). Richard Hook, responsabile della ricerca e incaricato dell'Africa
del nord e del nord Atlantico nella compagnia americana "Anadarko",
ha sottolineato l'interesse della sua compagnia a prendere conoscenza
delle potenzialità petrolifere esistenti nel nord della Tunisia.mentre
mr. Martin Houdston, vice presidente della "British Gas" ha dichiarato:"
Noi cercheremo nuove opportunità per sviluppare i potenziali mercati
del gas in Tunisia e studieremo le possibilità di produrre gas a partire
dai campi marginali circostanti il giacimento di Miskar per la produzione
di energia elettrica"... ( torna su ) Libia-Tunisia:
cooperazione nel settore industriale Il seminario mira a identificare le opportunità congiunte
d'investimento e a incoraggiare gli industriali dei due Paesi a realizzare,
in partenariato, progetti nelle diverse branche industriali. I partecipanti hanno ricordato i vantaggi fiscali e finanziari
creati dal Codice d'incoraggiamento agli investimenti, le disposizioni
assunte per semplificare le procedure amministrative, i diversi aspetti
del programma di ristrutturazione e i risultati ottenuti in materia. Il seminario ha dato l'opportunità di far conoscere il contesto
giuridico dell'investimento in Libia, i progressi compiuti in questo
campo e il quadro regolamentare che supporta l'investimento in questo
Paese. ( torna su ) La
Conferenza dell'audiovisivo mediterraneo contro l'egemonia del pensiero
unico
"Affrontare le sfide della globalizzazione e preservare i
telespettatori dal rischio dell'egemonia del pensiero unico", è stato
questo il tema al centro della 7° Conferenza Permanente dell'Audiovisivo
Mediterraneo (Copeam), apertasi il 26 aprile a Casablanca alla presenza
di delegati di 26 Paesi e di numerose organizzazioni internazionali. Il ministro marocchino della comunicazione, Larbi Messari,
ha preannunciato il varo di una riforma profonda del settore audiovisivo
mediante una legge quadro che regolamenti l'iniziativa privata e la Raouf Basti, presidente della Copeam, ha ricordato che la
gran parte dei progetti all'esame della commissione europea portano
il marchio della Copeam e figurano fra i 20 migliori progetti presentati Tuttavia, è necessario raddoppiare la vigilanza per evitare
che, nell'euforia, si possa approfondire il fossato che separa il Nord
e il Sud e renda irrimediabile lo squilibrio fra ricchi e poveri. In una parola, bisogna evitare che questa mutazione tecnologica
possa consacrare l'egemonia di una cultura dominante, l'omogeneizzazione
della cultura universale e lo sradicamento di ogni aspirazione ( torna su ) Tunisia:
8.500 nuovi posti di lavoro creati dalle imprese a capitale misto Il tasso di crescita degli investimenti diretti stranieri
per l'anno 1999 è stato di circa il 40%. I risultati ottenuti riflettono
l'accresciuto interesse degli investitori esteri per i settori portanti
a forte valore aggiunto, fra i quali tessile e abbigliamento che occupano
ancora i primi posti, seguiti dai settori elettrico e meccanico. L'investimento estero in Tunisia si caratterizza per la diversità
dell'origine. In effetti, oltre le fonti d'investimento tradizionali
quali Francia, Italia e Belgio, alcune grandi società di altri paesi,
segnatamente USA, vari Paesi arabi, Portogallo e Spagna, hanno manifestato
un maggiore interesse ad impiantarsi in Tunisia. Il flusso continuo d'investimenti stranieri (550 milioni
di Dinari nel 1999) ha avuto un impatto positivo sull'occupazione. Le
imprese a partecipazione straniera, entrate in produzione nel 1999,
hanno creato circa 8.500 nuovi posti di lavoro a livello nazionale. Le 1441 imprese straniere totalmente esportatrici (non-oil)
contribuiscono a 1/3 delle esportazioni tunisine. Nel 1999, sono entrate
in produzione 142 nuove società, delle quali 119 totalmente esportatrici. ( torna su ) Importanti
accordi fra "Sonatrach" algerina e la statunitense "Amerada Hess" La Sonatrach (società pubblica algerina per gli idrocarburi)
ha sottoscritto due importanti accordi di partenariato con la società
petrolifera americana "Amerada Hess" specializzata nella ricerca e nella
produzione, nella raffinazione, nel trasporto e nel commercio d'idrocarburi. L'accordo punta al miglioramento del tasso di recupero delle
riserve di petrolio greggio dei giacimenti di El Gassi, El Agrab e Zotti. L'intervento della società americana dovrebbe consentire,
nell'arco di 25 anni, una produzione dell'ordine di 320 milioni di barili
di petrolio greggio, ossia un aumento del 50% dell'attuale produzione
Sonatrach. Il valore dell'investimento è di 550 milioni di dollari,
tutto a carico della Amerada Hess, alla quale viene garantita l'acquisizione
di un massimo del 49% della produzione, mentre alla Sonatrach un Col secondo contratto si dovrebbe avviare la ricerca e lo
sfruttamento d'idrocarburi nel Blocco 401, nel bacino di Berkina, sulla
base di un investimento di 29 milioni di dollari... |
Numero 4 - aprile 2000
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