(L'INSEGNAMENTO DELL'ISLAM IN EUROPA) Albania e Bosnia: due Stati islamici nell'Europa laica e cristiana. Dal mensile "France-Pays Arabes"(n. 272- luglio 2001), riprendiamo alcuni brani della comunicazione di Christian Lochon, dell'Association de Solidarité franco-arabe, presentata al colloquio su "Comunità musulmane in Europa", svoltosi a Parigi presso l'Unesco nel gennaio scorso, che costituisce un interessante contributo per una più puntuale conoscenza della realtà delle comunità musulmane presenti in Europa e delle loro relazioni con i singoli Stati, soprattutto per ciò che riguarda il problema dell'insegnamento scolastico della religione islamica. Il quadro che ne viene fuori è caratterizzato da una diversità di comportamenti e da norme giuridiche che risentono dell'incidenza della presenza di cittadini islamici all'interno delle rispettive società; in generale, la "minoranza" musulmana non gode di una pari dignità con altre confessioni, anche meno numerose. Dall'altro versante, constatiamo che la guerra della Nato nei Balcani ha prodotto la nascita di due Stati islamici (Albania e Bosnia) nel cuore dell'Europa, erede della rivoluzione francese e presidio più avanzato della democrazia laica, oltre che sede della cristianità. Un bel risultato che domani potrebbe estendersi alla Macedonia. L'Albania, in quanto "Stato religioso musulmano", ha aderito all'Organizzazione della Conferenza Islamica (OCI) della quale fanno parte tutti gli Stati arabi e di tradizione islamica. Oltre alla valanga di aiuti umanitari, finanziari, bellici che riceve dall'U.E. e particolarmente dall'Italia ( ricambiati con l'invio di decine di migliaia di clandestini, fra i quali moltissimi dediti alle più efferate attività criminali), l'Albania riceverà- secondo Lechon- borse di studio dall' Arabia Saudita e dall' Egitto per formare i quadri che dovranno tenere i corsi per l'insegnamento obbligatorio della religione islamica nelle scuole albanesi. Un po' come avvenne in Algeria, qualche anno prima della tragica ed interminabile esplosione dell'integralismo islamico. Anche la Bosnia si "definisce Paese musulmano" e in quanto tale ha aderito all'OCI e varato un programma d'insegnamento obbligatorio della religione islamica nelle scuole. Il problema che si pone in questi due Paesi, come eventualmente in altri di religione diversa, è quello di assicurare a tutti la libertà religiosa e di culto, naturalmente nel pieno rispetto della legge civile, e del mantenimento del carattere laico dello Stato, cioè rappresentativo di tutte le tendenze politiche e culturali della società. In genere, uno Stato confessionale (islamico, cattolico, ebraico o d'altra natura) contrasta con il principio della "laicità" (per altro gli islamici aborrono questo termine) che è la condizione per assicurare la libertà a tutti. Detto questo, vediamo cosa scrive nel dettaglio il prof. Lechon: "La composizione religiosa dell'Europa è divenuta ancora più diversificata grazie all'apporto dei musulmani. Nel 1995, nei 15 Stati dell'Unione Europea si trovava il 53% di cattolici, il 20% di protestanti, il 9% di anglicani, il 3% di ortodossi, il 2% di musulmani, lo 0,3% di ebrei e il 12,7% di altre religioni. Manca in queste cifre la percentuale dei senza-religione. Se consideriamo l'Europa nel suo insieme, i musulmani balcanici fanno aumentare la percentuale di questa religione." Rispetto alla religione musulmana e al suo insegnamento nelle scuole, Lechon suddivide l'Europa in quattro categorie di Stati: - Stati a insegnamento religioso pubblico ALBANIA: Dopo la sua recente adesione all'O.C.I. è stato ristabilito l'insegnamento religioso islamico obbligatorio nelle scuole pubbliche. Per lo svolgimento di questi corsi, l'Arabia Saudita e l'Egitto hanno offerto borse di studio a giovani albanesi per essere formati nella nuova missione. L'Albania è uno stato religioso musulmano, ma anche le altre religioni hanno il diritto all'insegnamento religioso obbligatorio; GERMANIA: Dal punto di vista religioso, lo Stato tedesco è neutro, tuttavia la legge del 1949 gli affida il ruolo di collettore d'imposte religiose da distribuire alle Chiese e fa obbligo ai Lander di assicurare l'insegnamento religioso nelle scuole. La gran parte dei Lander hanno sottoscritto accordi con il Ministero turco degli Affari religiosi che provvede ad inviare insegnanti formati in Turchia; AUSTRIA: L'insegnamento coranico è dispensato negli istituti scolastici pubblici come materia riconosciuta dai programmi, al pari di altre religioni. Lo statuto d'imam è riconosciuto come ministro di culto. BELGIO: L'insegnamento religioso di due ore è obbligatorio nelle primarie e nelle secondarie. I genitori possono rifiutarlo e i ragazzi hanno diritto a corsi di morale non confessionale. Queste materie sono soggette ad esami. La gran parte dei ragazzi musulmani seguono i corsi di religione islamica, tenuti da insegnanti proposti dalla Turchia, dal Marocco o dall'Arabia Saudita e stipendiati dallo Stato; BOSNIA: Anche la Bosnia è membro dell'O.C.I.. Lo Stato si definisce dunque musulmano, ma l'opposizione liberale e l'aspetto multietnico del paese contestano l'attuazione di un insegnamento obbligatorio della religione, la cui applicazione è stata rinviata; SPAGNA: Secondo l'accordo concluso con la FESRI, nel novembre del 1992, la religione islamica è riconosciuta. Gli imams hanno uno statuto.L'insegnamento della religione musulmana si può fare negli istituti pubblici, come quello delle altre religioni riconosciute, ma non è obbligatorio. Gli insegnanti di religione sono forniti dall'Arabia Saudita e dal Marocco; GRAN BRETAGNA: L'insegnamento obbligatorio delle religioni è stato modificato nel 1994 con l'introduzione dello studio obbligatorio di 6 religioni (Cristianesimo, Islam, Judaismo, Buddismo, Induismo e Sikkismo). Esistono, inoltre, degli istituti privati sul modello di quelli di altre religioni; GRECIA: L'insegnamento della religione ortodossa è obbligatorio. I musulmani della Tracia hanno lo stesso obbligo, poiché l'Islam è la base legale della loro identità. I corsi di religione sono assicurati da membri di questa comunità, pagati dallo Stato, ma scelti in accordo con la Turchia; IRLANDA: Una scuola di Stato musulmana è stata aperta nel 1990. L'insegnamento delle religioni è previsto in tutte le scuole secondo modalità simili a quelle vigenti in GB; OLANDA: Malgrado il principio di separazione fra Chiesa e Stato, lo Stato sovvenziona le scuole private confessionali. L'insegnamento delle religioni è autorizzato ma non obbligatorio. Esiste una materia chiamata"Correnti spirituali" che permette l'insegnamento di religioni non cristiane. L'Olanda riconosce lo statuto d'imam come ministro di culto; TURCHIA: L'insegnamento coranico è obbligatorio e viene esercitato negli edifici scolastici pubblici e dipende dal Ministero per gli Affari religiosi. Presso l'ufficio del Primo ministro si formulano le direttive per gli incaricati agli affari religiosi delle ambasciate turche all'estero. Sono stati creati dei licei islamici i cui diplomi sono riconosciuti come quelli delle scuole pubbliche. Gli Stati che sovvenzionano le scuole musulmane private: DANIMARCA: Così come per tutte le confessioni religiose, questo Paese offre tutte le possibilità per la creazione di scuole musulmane private finanziate dallo Stato. Sono operanti una ventina di scuole private musulmane. Nelle scuole protestanti o cattoliche frequentano molti allievi musulmani ai quali è assicurato un insegnamento religioso separato, effettuato da un parente o da un imam; NORVEGIA: Questo Paese presenta lo stesso profilo della Danimarca; SVEZIA: Le Federazioni cattoliche, israelite e musulmane dispongono di finanziamenti pubblici per creare scuole. Gli Stati laici senza insegnamento religioso pubblico: FRANCIA: .Le relazioni dello Stato con l'Islam sono regolate nel quadro della legge sulle associazioni (legge 1901) che non è propriamente adatta ai bisogni di una congregazione religiosa o per la gestione di una scuola. D'altra parte, la comunità musulmana cerca la possibilità, nel quadro delle leggi vigenti, di creare una scuola privata musulmana che potrebbe funzionare nelle stese condizioni delle scuole cattoliche, protestanti e israelite sovvenzionate con fondi pubblici. Gli Stati che non riconoscono l'Islam: FINLANDIA: Nessuna misura è stata assunta per legalizzare il culto musulmano. I corsi di religione hanno luogo nelle moschee; LUSSEMBURGO: Nulla è previsto per il riconoscimento della religione islamica. I corsi di catechismo per i giovani musulmani si svolgono nei luoghi di preghiera; POLONIA: Lo Stato ha reintrodotto i corsi di religione cattolica obbligatoria nelle scuole pubbliche, in ragione di due ore a settimana. Le altre religioni non sono incluse nei programmi; PORTOGALLO: Nulla è previsto per l'integrazione della comunità musulmana; SVIZZERA: Lo Stato non riconosce la religione islamica. Non vi sono corsi di religione nelle scuole pubbliche. I giovani musulmani frequentano le scuole craniche finanziate dalle moschee. ( torna su ) |
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